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13 maggio 2020

Curcuma e crescita dei capelli - Teoria del capello


Premessa


Questo articolo nasce come approfondimento chimico all'originario articolo riguardante la Curcuma.
Da quando sul canale ho pubblicato la ricetta usata dalle indiane per ridurre la crescita dei peli superflui, in tantissime mi avete chiesto se l'azione di riduzione riguardasse anche i capelli.
Il dubbio è legittimo, e vi dirò di più: io stessa sono stata convinta per molto tempo che l'azione fosse uguale, e questo perché avevo riscontrato, quando aspiravo al rosso irlandese e aggiungevo la curcuma alle mie hennate, un progressivo assottigliamento dei fusti, e un rallentamento sempre più evidente della crescita. Fenomeno che è progressivamente ridotto e svanito da quando ho smesso di usare la curcuma.

Articoli scientifici degni di stima, però, spiegano come la curcuma abbia proprietà indirettamente follicolostimolanti. E chi sono io, semplice perito agrario, con i miei cinque anni di chimica botanica, per mettere le mie deduzioni al di sopra di quelle di un luminare della scienza?
Nessuno.
Ecco perché oggi scrivo questo articolo esplicativo, e innanzitutto mi scuso con tutte quelle ragazze a cui ho sconsigliato l'uso della curcuma in ambito tricologico, è stato un suggerimento in buona fede basato sui miei studi e rafforzato dalla mia esperienza personale.

5-Alfa reduttasi e DHT




Prima di tutto cerchiamo di capire insieme cosa sia il 5-Alfa reduttasi. Si tratta di un enzima che si concentra particolarmente in alcune zone del corpo, e tra queste zone ci sono i follicoli, sia dei capelli, sia dei peli.
Questo enzima ha uno scopo ben preciso: trasformare il testosterone (ormone maschile, presente comunque sia nei maschi che nelle femmine, anche se con concentrazioni differenti) in diidrotestosterone - anche detto semplicemente DHT.
Il DHT è un ormone androgeno, ossia serve sin dalla gestazione allo sviluppo delle caratteristiche maschili nel feto, e successivamente nell'adolescente.
Una forte risposta al DHT determina tre cose fondamentali:
  • irsutismo: presenza sul corpo di peli forti e spessi, in quanto il DHT agisce come rafforzativo delle caratteristiche sessuali maschili secondarie
  • calvizie: perdita progressiva e definitiva dei capelli, in quanto il DHT, sul bulbo del capello, agisce innanzitutto riducendo sempre di più la fase anagen (il periodo in cui il follicolo è attivo e il capello cresce), causando la caduta progressivamente sempre più frequente del capello, e nel tempo causa la miniaturizzazione del follicolo, per cui i capelli oltre a non riuscire più a raggiungere la lunghezza massima consentita dalla genetica, crescono più sottili, fino a ridursi a lanugine, e quando il follicolo miniaturizza fino a "chiudersi" diventa incapace di produrre un capello nuovo, disattivandosi definitivamente.
  • seborrea: la scienza ha scoperto una correlazione tra la ricettività del corpo al DHT e le disfunzioni delle ghiandole sebacee. Il DHT, infatti, stimola la produzione sebacea, trasformandola in sovrapproduzione, provocando tutti i disturbi e gli inestetismi del caso. Le persone con pelle grassa, dunque, sono più soggette ad andare incontro a problemi di irsutismo e calvizie.

Curcuma e 5-alfa reduttasi




Cosa c'entra l'enzima responsabile della calvizie con la curcuma? Semplice: la curcumina agisce su questo enzima, inibendolo, e riducendo conseguentemente la presenza di DHT nel corpo.
Come abbiamo potuto vedere nel paragrafo precedente, il DHT causa due risposte differenti nel caso di azione sui follicoli capillari e sui follicoli piliferi. Questo significa che la curcuma stessa avrà un'azione differente sui due tipi di follicoli. Per questo motivo, quando aggiungiamo la curcuma ai nostri preparati a uso tricologico, nel tempo la curcuma causerà un calo del DHT all'altezza dei follicoli, favorendo un miglioramento della loro attività, e conseguentemente la produzione di un capello "migliore", più forte e sano. Mentre quando aggiungiamo la curcuma ai nostri preparati depilatori, la riduzione del DHT causa un indebolimento dei peli, contrastanto l'irsutismo. Infine, utilizzata nelle maschere per la pelle, la curcuma andrà a riequilibrare nel tempo l'attività delle ghiandole sebacee, riducendo la seborrea e gli inestetismi tipici della pelle grassa.

Effetti della curcuma a lungo termine



Il comportamento chimico della curcumina determina quindi la cadenza dei trattamenti da effettuare, sia a livello tricologico, sia per quanto riguarda i peli superflui e le problematiche della pelle.
Per questo motivo è importante, soprattutto nei primi tempi, effettuare trattamenti frequenti (2-3 volte a settimana) e con costanza per almeno i primi 2-3 mesi. Dopodiché si potrà procedere a un progressivo e costante diradamento dei trattamenti a seconda della velocità di risposta del nostro organismo, procedendo sempre a cadenze di riduzione che coprano archi di 2-3 mesi circa. A quel punto sarà sufficiente praticare trattamenti ogni 15-20, anche 30 giorni come mantenimento.

Controindicazioni della curcuma


Nonostante questa radice abbia proprietà antinfiammatorie, è fortemente sconsigliata l'applicazione di preparati che la contengono sulla pelle non perfettamente integra, perché potrebbe causare una recrudescenza dei processi infiammatori delle ferite aperte.
E ricordiamo sempre di effettuare il test allergico prima di procedere per la prima volta con il trattamento vero e proprio.

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