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13 aprile 2019

I siliconi - INformiamoCi




Il silicone è un ingrediente presente in moltissimi prodotti destinati alla cosmesi, in particolar modo in quelli destinati alla cura dei capelli quali shampoo, balsamo, maschere e prodotti senza risciacquo (gocce di cristallo, maschere da leave-in, lacche).
Il silicone deriva dalla lavorazione del silicio, non è dunque, come si crede spesso, un derivato del petrolio (i derivati del petrolio sono i petrolati, detti anche idrocarburi), ma è semplicemente un prodotto di sintesi laboratoriale (ossia in natura non è reperibile nello stato di silicone) che è sostanzialmente materia inerte (ossia non interagisce con gli altri ingredienti della formulazione cosmetica), fotostabile (non subisce modifiche chimiche quando viene esposto alla luce) e per questo garantisce stabilità ai prodotti in cui è contenuto.
Ha proprietà idrorepellenti e filmanti, conferisce leggerezza ai cosmetici simulando l'azione degli oli ma senza ungere e appesantire come fanno questi ultimi. Viste le sue proprietà altamente performanti sull'aspetto visivo di pelle e capelli, il silicone viene spesso utilizzato per migliorare la resa su breve termine di prodotti che, di fatto, hanno una formulazione di scarsa qualità, permettendo la diffusione sul mercato di prodotti che sembrano agire in modo notevole sul nostro corpo, ma mantenendo i costi bassi che invece formulazioni più elaborate e di qualità non possono abbassare più di tanto.

Siliconi volatili e densi


I siliconi possono essere di tipo volatile (evaporano con il calore della pelle) o denso (non evaporano restando su pelle e capelli fino al lavaggio successivo).
I siliconi volatili vengono utilizzati principalmente nei prodotti per la pelle (creme, fondotinta, correttori, protezioni solari), andando a minimizzare l'effetto untuoso degli oli. In pratica i siliconi volatili vanno ad alleggerire una formulazione che si presenta piuttosto pesante e a lento assorbimento così da farla apparire più spalmabile, setosa e leggera sulla pelle. Un silicone volatile, paradossalmente, rischia di causare secchezza epidermica.
I siliconi densi sono quelli che propriamente tendono ad avere la proprietà filmante, e sono principalmente utilizzati nei prodotti cosmetici per capelli in quanto, resistendo fino allo shampoo successivo, garantiscono lucentezza, morbidezza e districabilità per tutto l'intervallo di shampoo.

Cosa fa il silicone ai capelli


L'azione del silicone è di ridurre la capacità del capello di trattenere l'acqua del risciacquo (quindi facilita e velocizza il processo di asciugatura) e filmare i fusti, esso infatti forma una pellicola "gommosa" sulla superficie dei capelli che ne migliora la lucentezza, l'elasticità, la districabilità e conferisce un aspetto nettamente migliore alla chioma.
La parola chiave, in questo caso è aspetto. Il silicone, infatti, non ha proprietà curative, per cui gli effetti sono solo temporanei e non vanno a risolvere il problema che sta alla base di questo o quell'inestetismo tricologico, limitandosi a nasconderlo fino allo shampoo successivo.


Cosa fa il silicone alla pelle


Anche sulla pelle l'effetto del silicone, sia che sia volatile, sia che sia denso è di tipo filmante (il film del volatile è temporaneo, ma comunque riduce la traspirazione per tre-quattro ore al giorno). In questo modo esso riduce la naturale evaporazione dell'acqua dalle cellule epidermiche, causando un'iniziale maggiorazione dell'idratazione cellulare.
Questo processo di idratazione forzata dall'interno interessa solo la pelle, in quanto i capelli sono materia morta e non ricevono apporti di acqua dall'interno.
D'altro canto, però, se i capelli non hanno bisogno di "respirare", la pelle sì, e la pellicola siliconica riduce la traspirabilità della pelle, rendendola asfittica e causando l'invecchiamento precoce delle cellule.
Se il prodotto contiene un silicone denso, poi, il rischio che si corre è di favorire l'insorgere di impurità e di rendere la pelle più grassa e unta.


Il silicone fa male?


Il silicone non è l'entità malefica contro cui scagliarsi come invece accade ultimamente. Il silicone non fa "male" al corpo, e di per sé non lo danneggia se usato in modo saltuario. L'uso continuato causa invecchiamento precoce della pelle, danni indiretti ai capelli e riduce il range di shampoo, favorendo l'insorgere della seborrea in quanto rende asfittica la cute.
Esso è comunque altamente inquinante e non biodegradabile, quindi fa male all'ambiente (che, ricordo, è la nostra unica casa, e danneggiare la nostra casa significa danneggiare noi stessi) e la scelta di acquistare prodotti senza silicone è una scelta ecologica, prima di essere una scelta salutistica.
Utilizzare un prodotto siliconico non danneggia propriamente i capelli, se la nostra routine non prevede il passaggio per mezzi di styling che fanno uso di calore (phon, piastra e ferro arricciacapaelli) e se non ci esponiamo al sole diretto.
Il problema subentra quando, appunto, all'uso di un prodotto siliconico andiamo ad affiancare trattamenti che facciano uso del calore.
Come abbiamo infatti detto nel paragrafo precedente, il silicone crea una pellicola di tipo gommoso intorno ai capelli, questo azzera totalmente il contatto con l'esterno, e quando il capello siliconato viene trattato con il calore (un calore innaturale, cui comunque già normalmente non potrebbe resistere senza riportare danni) il silicone fa effetto serra, amplificando gli effetti del calore che penetra il film siliconico e poi continua a "rimbalzare" sul capello intrappolato nella pellicola siliconica.
Questo significa che i danni da calore verranno triplicati, l'esplosione delle molecole di acqua (e la conseguente secchezza) sarà maggiorata e la denaturazione delle proteine sarà più profonda e intensa. Anche l'esposizione a una fonte di calore naturale causerà danni più consistenti proprio per questo effetto forno che il silicone tende a creare sui fusti.
Per cui dopo qualche mese di uso continuato di siliconi, i capelli si presenteranno ancora più danneggiati di prima, e poco a poco l'effetto di migliorarne l'apparenza del silicone sarà sempre meno efficace, in quanto andrà a lavorare su capelli sempre più danneggiati.
Un altro grave problema del silicone è che rende il capello totalmente refrattario a qualunque trattamento topico. Fare impacchi di qualsivoglia tipo su capelli trattati con siliconi è perfettamente inutile, in quanto la pellicola siliconica impedisce che i fusti possano assorbire anche solo minimamente i nutrienti dell'impacco, quindi è impossibile minimizzare i danni con trattamenti topici su capelli rivestiti dai siliconi.
Un'ultima problematica dell'uso di siliconi è che per rimuovere la vecchia pellicola siliconica per sostituirla con una nuova, gli shampoo devono contenere solfati, sostanze estremamente aggressive sul capello, che vanno a intaccare la cuticola e rimuovere le proteine (chi ha usato in passato shampoo con solfati ed è poi passato a prodotti più delicati o al total natural, ha infatti riscontrato uno scurimento dei capelli di mezzo tono o anche di un tono completo, questo perché la rimozione di proteine dai fusti ne causa lo schiarimento) causando un danno strutturale.


Come riconoscere i siliconi


In linea generale, i siliconi si riconoscono nell'INCI perché terminano con le sillabe ONE o ANE, o ancora SILANOIL

I siliconi volatili sono:


  • Cyclomethicone
  • Cyclopentasiloxane
  • Cycloesasiloxane

  • I siliconi densi sono:


  • Dimethicone: il più pesante dei siliconi (in realtà sotto la parola dimethicone vanno raggruppati anche siliconi più leggeri, ma la dicitura dell'INCI li classifica sotto la stessa parola, rendendo impossibile capire quale dei tanti sia).
  • Dimethiconol: si utilizza insieme ad altri siliconi per realizzare composti piuttosto pesanti e filmanti, in pratica si tratta di una gomma
  • Cetyl Dimethicone: si usa nei preparari waterproof, è una cera con un elevato potere occlusivo
  • Amodimethicone: come il dimethicone, sotto questa voce vengono classificati più siliconi
  • Emulsionanti siliconici: si tratta di preparati siliconici cui è stata emulsionata dell'acqua per rendere la formulazione spalmabile, asciutta e setosa.


  • Termoprotettori 


    Facciamo un discorso a parte sui termoprotettori per capelli. Molte persone che hanno una cosmesi attenta ai prodotti, fanno uso dei termoprotettori per proteggere i capelli dal calore dei mezzi di styling.
    Innanzitutto precisiamo una cosa fondamentale: i termoprotettori servono a poco e a niente in quanto le temperature raggiunte dai mezzi di styling sono troppo elevate per la salute del capello e comunque dei danni sopraggiungono comunque.
    In secondo luogo, non esiste in natura nulla che possa ridurre effettivamente l'impatto del calore sui capelli. Basta avere qualche competenza chimica per rendersi conto che le temperature dei mezzi di styling (anche le più basse) vanno a denaturare le formulazioni anche del miglior termoprotettore in commercio.
    Senza scendere nei dettagli sulle formulazioni dei termoprotettori (ne parleremo in un articolo specifico dedicato proprio a questi prodotti), è necessario ricordare che la maggior parte dei termoprotettori in commercio sono di fatto costituiti da mix di siliconi.
    Questo significa che quando applichiamo un termoprotettore e poi trattiamo i capelli con il calore, di fatto andiamo ad amplificare i danni del calore, ma la pellicola siliconica nasconde il danno, lasciando i capelli morbidi, lucenti e disciplinati, ma sotto la pellicola il capello è danneggiato.
    Paradossalmente, meglio utilizzare i mezzi di styling senza usare termoprotettori che non facendone uso, meglio ancora se l'uso di questi mezzi viene ridotto o eliminato quanto più possibile.
    Per quanto riguarda l'uso del phon, che non tutti possono permettersi il lusso di eliminare del tutto, è possibile imparare QUI (link di prossima attivazione) come asciugare correttamente i capelli minimizzando al massimo i potenziali danni.


    Equivalenti naturali


    In natura non esiste un equivalente naturale che abbia tutte le capacità dei siliconi (motivo per cui molte persone sostengono di non poterne fare a meno), ma si possono creare preparati homemade composti da più ingredienti che singolarmente presentano alcune delle proprietà dei siliconi.
    In principal modo l'azione filmante e comedogena dei siliconi può essere sostituita dagli oli e dai burri. A differenza dei siliconi, questi ingredienti vanno a nutrire la pelle, apportando un bagaglio di nutrienti che nel tempo andrà a migliorare la condizione del tessuto epidermico. Questo ne garantisce un assorbimento rapido che evita il pericolo di asfissia della pelle.
    Sui capelli oli e burri hanno un'azione nutriente in cute con gli impacchi pre-shampoo, e un'azione protettiva con il leave-in, che va sempre praticato DOPO l'asciugatura dei capelli (anche gli oli causano effetto forno, in quanto friggono a una certa temperatura). A differenza dei siliconi, oli e burri ungono molto di più, questo problema può essere ovviato applicando queste sostanze in ridottissime quantità (parliamo di gocce vere e proprie, vi ricordo che per un metro e più di capelli io utilizzo come leave-in poco più di 3-4 gocce di olio).
    L'azione idratante (che in realtà i siliconi non svolgono attivamente, ma favoriscono l'idratazione passiva della pelle) è realizzabile attraverso l'applicazione di gel naturali, in particolar modo quelli derivanti dalle mucillagini (semi di fieno greco o di lino, aloe) che penetrano nei fusti e nelle cellule epidermiche migliorando l'idratazione e venendo rapidamente assorbiti senza appesantire e senza ungere.
    L'azione condizionante (che i siliconi forniscono solo come apparenza, in quanto filmando il capello lo rendono pèù viscoso e meno soggetto ai nodi e al crespo, ma non eliminano il problema che causa il sintomo) è sostituibile da sostanze come miele o sciroppi vegetali che vanno aggiunti in piccole quantità a impacchi idratanti post-shampoo (mai a preparati senza risciacquo perché queste sostanze naturali rendono il capello apppiccicoso).


    Disintossicare i capelli dai siliconi


    Cosa fare quando scopriamo di aver sempre usato prodotti siliconici e vogliamo cambiare routine scegliendo prodotti migliori o naturali?
    Innanzitutto suggerisco un passaggio graduale. Non eliminiamo tutto di colpo in quanto dopo poco verrebbe fuori il vero aspetto dei nostri capelli, che molto spesso è disastroso e i capelli ci risulterebbero ingestibili.
    Iniziamo un diradamento graduale dell'uso dei prodotti siliconici, alternandoli a prodotti non siliconici in maniera sempre più sporadica, e facendo nel contempo trattamenti atti a rimuovere la pellicola siliconica (erbe ayurvediche, ghassoul, che possiamo applicare come impacchi pre-shampoo o post-shampoo con un prodotto dal buon INCI), e quando avremo terminato il flacone siliconico prepariamoci a un lungo periodo di cure serrate, soprattutto idratanti e condizionanti e leave-in frequenti per proteggere il capello destrutturato.
    La disintossicazione dai siliconi richiede un tempo piuttosto breve (uno o due mesi al massimo, a seconda della frequenza con cui effettuiamo lo shampoo), ma gli effetti negativi dei siliconi sui capelli restano per un periodo molto più lungo, per cui prepariamoci a non riconoscere i nostri capelli, a trovarli peggiorati e ingestibili, per un po'. Non avviliamoci, comunque, perché i nostri capelli non sono peggiorati, semplicemente ora vediamo la loro reale condizione che prima era nascosta dai siliconi, e questa condizione era la causa della mancata crescita, delle continue doppie punte, del grasso in cute e delle lunghezze secche. Le problematiche che ora vediamo sono perfettamente risolvibili (tranne il deterioramento strutturale) con trattamenti topici e costanza.
    Nell'arco di 6-8 mesi ci accorgeremo che i nostri capelli non sono mai stati così belli e sani e dopo circa un anno inizieremo a vedere i primi segni della loro vera qualità, che il silicone ha sempre soffocato e nascosto.



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