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10 aprile 2020

Come crescono i capelli - Teoria del capello


Nell'articolo di oggi impareremo insieme come si struttura il ciclo vitale di un capello.
Innanzitutto c'è da sfatare un mito popolare: il capello non è eterno. Come tutto, in Natura, nasce, cresce e poi cade.
La "vita" di un capello dura dai 4 ai 7 anni, con rari picchi che possono raggiungere anche i 10 anni, e si divide in tre fasi:

  • Anagagen
  • Catagen
  • Telogen



Ciascuna di esse ha caratteristiche peculiari e una durata specifica determinata geneticamente. Prima di analizzare nel dettaglio le fasi di vita del capello, però, è opportuno precisare una cosa: ciascun capello presente sul nostro capo si trova in questo momento in un istante diverso di una delle tre fasi, questo garantisce un'asincronia nella crescita e nella perdita dei capelli che ci impedisce di restare ciclicamente calvi.
Generalmente, il ciclo "vitale" dei capelli degli uomini è più breve (oscilla tra i 2 e i 4-5 anni), per questo motivo è più difficile per un uomo raggiungere lunghezze da record rispetto a una donna.



Anagen



Questa è la fase più lunga, che può durare dai 4 ai 7 anni.
Qui il capello viene prodotto dal follicolo e cresce, allungandosi.
La crescita naturale (ossia in condizioni di perfetta salute e senza ricorrere a trattamenti follicolostimolanti) oscilla tra 1 e 2 cm al mese, per un totale annuo compreso tra i 12 e i 24 cm l'anno.
Se ambiamo a lunghezze notevoli, la fase anagen è la nostra grande alleata, e nel contempo può rivelarsi la nostra nemica. Se infatti abbiamo una crescita molto lenta e una genetica che ci ha predisposte a una vita tricologica breve, arriveremo a una lunghezza massima di circa 50 cm (misurando singolarmente il capello, quindi non ricorrendo alla misurazione standardizzata che parte dall'attaccatura frontale).
Generalmente, i capelli crescono di più in estate, in quanto la maggiore lunghezza delle giornate ci espone a più luce solare, garantendoci una migliore produzione della vitamina D, che contribuisce, tra le altre cose, allo sviluppo capillare. Nei mesi invernali la vitamina D può calare in quanto le giornate sono più corte e spesso piovose, e questo incide anche sulla crescita dei capelli.
La fase anagen può comunque essere migliorata ricorrendo a trattamenti follicolostimolanti di vario genere, da un'alimentazione studiata a tavolino per fornire ai follicoli tutto il materiale necessario alla produzione del capello, fino ai massaggi follicolostimolanti, passando, ove necessario (carenze alimentari, problemi metabolici) per l'assunzione di integratori specifici suggeriti dal medico. Questo permetterà al capello di crescere più in fretta durante questa fase, ma non andrà ad allungarne la durata, in quanto in questo caso la predisposizione genetica è un ostacolo che la scienza non ha ancora superato.

Dashik Gubanova

Focus

Alterazioni della fase Anagen


Esiste un solo fenomeno in natura che prolunga oltre il limite genetico la fase anagen: la gravidanza. Ecco spiegato perché molte donne durante la gravidanza riscontrano un aumento del girocoda e in generale una chioma più forte e folta.
Giacché in altri casi non è possibile prolungare la "vita" del capello, è importante avere una corretta alimentazione e mantenersi in buona salute così da far sì che questa fase possa svolgersi senza intoppi.


Catagen


Questa è la "terza età" del capello, dura un paio di settimane, e consiste nel lento distacco del bulbo dall'alveo follicolare. Il capello è ancora ancorato alla cute, ma il suo ancoraggio va via via allentandosi e presto cadrà. In questa fase il follicolo è inattivo, prende un po' di riposo prima di ricominciare a costruire un capello nuovo.
L'inattività del follicolo in fase catagen è la spiegazione scientifica al tempo necessario per vedere i primi baby-hair quando si praticano trattamenti follicolostimolanti come l'inversion method e il massaggio indiano.
Dopo il parto, il crollo degli ormoni preposti alla gravidanza azzera l'effetto di prolungamento della fase anagen, portando tutti i follicoli che erano rimasti in attività oltre i termini ad entrare nella fase catagen.

Telogen


La "morte" del capello. Quando termina la fase catagen e il follicolo si riattiva, il capello nuovo spinge fuori il capello vecchio, facendolo cadere.
In genere quotidianamente abbiamo un centinaio circa di follicoli in fase telogen, per cui perdere fino a 100-150 capelli al giorno è da considerarsi fisiologico e non c'è nulla di cui preoccuparsi.
A poche settimane dal parto, a causa dell'ingresso in catagen dei tanti follicoli tenuti a lavorare più tempo del dovuto si può riscontrare un telogen effluvium (una caduta massiva anomala), ma anche qui non c'è da preoccuparsi, perché si tratta di un fenomeno fisiologico conseguente alle alterazioni ormonali di gravidanza e parto, in poche settimane il problema svanirà da solo e la caduta rientrerà nei limiti fisiologici.
Il telogen effluvium può presentarsi anche in altri momenti senza che ci sia bisogno di preoccuparsi: in autunno o in primavera. Queste due stagioni sono momenti di "svecchiamento naturale", per cui un piccolo aumento della caduta per alcune settimane o un mesetto e mezzo non deve destare preoccupazione.
Un ultimo caso in cui si può incorrere in un Telogen effluvium è quando si iniziano a praticare massaggi follicolostimolanti. Nella prima e talvolta anche seconda settimana di trattamento si riscontra infatti un aumento della caduta, ma anche in questo caso non c'è nulla di cui preoccuparsi in quanto la stimolazione della circolazione sanguigna e della cute favoriscono la caduta di quei capelli che sono già lì lì per cadere, oppure stimola il capello nuovo a crescere più in fretta e quindi spingere via con qualche giorno di anticipo il capello già pronto a cadere. Entro 14-20 giorni il fenomeno svanisce, ed entro 25-30 giorni sarà già possibile vedere i baby-hair sgusciare tra le file.


Focus

Quando il Telogen effluvium è un problema


Il Telogen Effluvium deve preoccupare quando dura più di due mesi, quando i capelli che cadono sono davvero troppi (oltre i 300 al giorno), quando basta toccarli per ritrovarsene a decine in mano, ma soprattutto quando notiamo un diradamento localizzato, per cui si formano vere e proprie chiazze di cute scoperta oppure le file si allargano in modo anomalo (4-9 mm).
Alla luce degli ultimi due sintomi, soprattutto, diventa necessaria un'indagine medica per appurare che non vi sia una patologia grave in corso.





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