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05 maggio 2019

Gli accessori della capellona vittoriana (epoca vittoriana 3) - Capellomanie Storiche




Nello scorso articolo di questa rubrica abbiamo conosciuto gli strumenti che le donne vittoriane utilizzavano durante la toeletta per prendersi cura dei loro capelli. In questo terzo incontro con la capellitudine vittoriana scopriamo insieme gli accessori che le donne vittoriane usavano per acconciare e valorizzare le loro favolose capigliature, passando alla storia non solo per le loro lunghezze stratosferiche, ma anche per le acconciature straordinariamente elaborate pur senza risultare mai eccessive e grotteche.


Accessori per acconciature


In epoca vittoriana non erano ancora stati inventati gli elastici, i fermagli a clip, né le bobby pins (che saranno inventate solo dopo la Prima Guerra Mondiale a San Francisco), per cui le capellone vittoriane dovevano ricorrere ad altri strumenti per fissare le loro acconciature. Inoltre, l'acconciatura dei capelli della dama vittoriana non terminava raccogliendo le trecce e i boccoli, ma necessitava di ornamenti adatti a ogni occasione. Ecco dunque che, nel necessaire della capellona vittoriana, rientrava tutta una rosa di forcine, spilloni, pettinesse, fermagli, nastri, foulard, merletti, che avevano la doppia funzione di frenare e sostenere utleriormente l'acconciatura, e di arricchirla e impreziosirla dal punto di vista ornamentale.
Questi ornamenti erano generalmente in metallo prezioso finemente lavorato o cesellato, con aggiunte di pietre preziose o perle, ma potevano anche essere in guscio di tartaruga, avorio o madreperla; mentre i nastri potevano essere in velluto, seta o altre stoffe pregiate, semplici o ricamati o ancora ornati di perline.

Fermagli a forcina

Come vediamo dalle foto qui sotto, i fermagli per capelli vittoriani sono i progenitori sia delle più modeste forcine a U, sia degli stick a forcella che tutt'oggi utilizziamo noi per i raccolti. La particolarità di queste forcelle per capelli è la porzione elicoidale che presentano al centro dei rebbi, così da garantire una migliore presa sulle grandi masse di trecce e boccoli.


 

 


Pettini e pettinesse

Questi accessori sono utilizzati ancora oggi, sia per acconciature di tutti i giorni, sia per fissare e nel contempo decorare acconciature per cerimonie. In epoca vittoriana, però, essi erano utilizzati in modo leggermente diverso da come facciamo noi. Mentre, infatti, noi li applichiamo in modo che restino aderenti al capo, le donne vittoriane li applicavano in modo diverso, in modo che la parte decorata restasse sollevata, quasi come un piccolo diadema (un po' come fanno tutt'oggi le gheisha). I pettini e le pettinesse vittoriane erano generalmente in metallo, riccamente decorati con gemme e perle e fini incisioni, talvolta erano anche in guscio di tartaruga finemente lavorato.
Intorno al 1860 fu inventata la celluloide, un materiale plastico che, tra i vari usi, iniziò a venire usato anche per produrre fermagli e pettini per capelli (ed è ancora oggi il materiale più utilizzato per la realizzazione di pettinesse e pinzette), rendendo questi accessori economicamente accessibili anche a classi sociali più basse dell'alta borghesia e della nobiltà.


 

 
pettinessa in celluloide






Decorazioni floreali

L'Imperatrice Elisabetta d'Austria (la nostra amata Sissi, di cui ho già scritto QUI) lanciò la moda di ornare le acconciature con i fiori, tendenza che spopolò soprattutto tra le donne nubili, ma questo vezzo colorato e naturale non era adatto a tutte le occasioni, e quindi negli eventi più formali e importanti Sissi sfoggiava sulla sua meravigliosa Corona di Trecce i fantastici stelloni di diamanti che possiamo ammirare nella foto qui sotto.



Ornare le proprie acconciature con dei fiori era possibile sia con fiori veri appena colti, sia con fiori realizzati in cera e quindi riutilizzabili nel tempo. Si utilizzavano fiori singoli oppure venivano intrecciate vere e proprie ghirlande tra i capelli. Le più giovani adoravano però i cerchietti fermacapelli ricoperti di fiori, piume e perline.


 


Nastri 

Questo accessorio era particolarmente utilizzato per le capigliature delle bambine e delle ragazze, le donne sposate o più adulte preferivano, all'uso dei nastri, accessori più pregiati e meno frivoli.
I nastri vittoriani erano realizzati in velluto, seta, raso, ma anche in tessuti leggeri ed elaborati come pizzo, organza, merletto. Potevano essere di varie lunghezze e spessori, semplici oppure arricchiti da perline e ricami.
Come possiamo vedere dalla prima foto qui sotto, i nastri non erano semplicemente utilizzati per fissare una treccia, ma venivano anche intrecciati, attorcigliati e raccolti su loro stessi così da formare vere e proprie "acconciature" sulle acconciature.

 


La retina per capelli


Un accessorio immancabile nel corredo della capellona vittoriana era la retina per capelli, generalmente destinata a un uso domestico o quando si andava a cavallo perché in grado di trattenere i capelli anche in caso di movimenti bruschi.
Questo accessorio ha un retaggio antico, esisteva già dal medioevo ed era largamente usato nell'Italia rinascimentale come provano innumerevoli ritratti di dame del tempo, ed è rimasto più o meno presente nella storia della capigliatura femminile fino al '700 quando si fece un uso indiscriminato della parrucca. In epoca vittoriana, però, la reticella per capelli venne recuperata e nuovamente assunse un ruolo fondamentale per le capellone vittoriane.
Le retine erano realizzate in lunghezze e materiali diversi, così da garantire alle donne una scelta diversificata in base all'uso. Per l'intimità della casa si prediligevano retine di filo intrecciato piuttosto spesso, molto simili ai coprichignon delle allieve di danza classica che si vendono ancora oggi, che potevano essere scelte tono su tono o a contrasto col proprio colore dei capelli, queste potevano anche essere impreziosite da perle, nastri o altri dettagli che le rendessero più sofisticate.
Per andare a cavallo, invece, si prediligeva una rete di fili più sottili, meno compatta e quindi più "elastica" (anche se non possiamo propriamente parlare di elasticità vera e propria) e capace di ammortizzare movimenti repentini senza causare traumi alla chioma, ovviamente questo tipo di retine non presentava ornamenti di sorta.

 

Purtroppo, trattandosi di un accessorio a uso quasi esclusivamente domestico è quasi impossibile reperire foto dell'epoca delle reticelle per capelli, per cui sono dovuta ricorrere a una riproduzione moderna di reticella vittoriana.

La ferronière


La Ferronière è una catenina di metallo prezioso che cinge il capo come una fascia e presenta un piccolo gioiello pendente al centro della fronte.
Questo accessorio nacque  in Italia in epoca rinascimentale (il suo nome deriva da Madame Ferron, amante di Francesco I di Francia) e venne recuperato più volte nei secoli. Nella prima metà del 1800 divenne estremamente di moda per ornare le acconciature ricche di boccoli ai lati del capo che ancora risentivano in parte dell'influenza della moda regency.
Purtroppo fino a noi sono giunte pochissime ferronière vittoriane, in quanto la loro struttura si prestava a facili modifiche in altri tipi di gioielli quali collane e bracciali. Per cui per questo paragrafo potrete godere solo di ritratti d'epoca di questi deliziosi accessori.



 

Due ritratti della regina Vittoria con indosso una Ferronière

 


Diademi e Tiare

Le principesse, le regine e le imperatrici erano tenute, nelle occasioni di stato, a indossare i simboli della loro regalità. Se nell'abbigliamento il simbolo della regalità era la fascia che da una spalla passava sul petto per allacciarsi sul fianco opposto, il simbolo per antonomasia della regalità sulla chioma della regale vittoriana era la corona. In particolar modo diademi e tiare erano utilizzatissime, non solo nelle occasioni di stato ma anche in grandi eventi mondani, affinché le teste coronate letteralmente "brillassero".
Di tutti i gli accessori legati ai capelli, le corone, i diademi e le tiare erano quelli più sfarzosi e costosi, e inevitabilmente i più belli e particolari, riccamente decorati con talvolta decine, se non centinaia di pietre preziose incastonate nelle cesellature.


In questo confronto tra due diversi ritratti della regina Vittoria, è possibile vedere la stessa tiara utilizzata in modo diverso.

La regina Vittoria Eugenia di Spagna, che all'inizio del 1900 ereditò questa meravigliosa tiara arricchita di gemme e perle



 
 Un set di gioielli appartenente a Elisabetta d'Austria comprendente anche una splendida tiara ornata di rubini, e un ritratto dell'imperatrice in cui sfoggia proprio questo set.

 
La tiara di smeraldi della regina Vittoria e un dipinto che la ritrae mentre la indossa.

I posticci

Come abbiamo già detto, le dame vittoriane che la fortuna non aveva baciato donando loro una genetica da capellona, ricorrevano all'uso di ciocche posticce per rimpinguare la massa e poter sfoggiare comunque acconciature degne di una capellona.
Le extension del tempo erano esclusivamente di capelli umani e potevano essere acquistate presso i barbieri. Le ciocche fasulle potevano avere due provenienze:

  • Si ricavavano dalle chiome recise di donne povere o in difficoltà economiche che per racimolare qualcosa per andare avanti decideva di tagliare i capelli, confidando sul fatto che tra cuffie, foulard e cappelli difficilmente il taglio sarebbe stato notato al di fuori delle mura domestiche
  • Si commissionavano al barbiere consegnandogli matasse dei propri capelli caduti, raccolti nel tempo dalle spazzole e dai pettini dopo la toeletta quotidiana.
La seconda opzione garantiva la certezza di avere aggiunte che fossero esattamente del proprio colore naturale.
Le ciocche posticce venivano lavorate in boccoli, trecce o addirittura raccolti già pronti che andavano soltanto agganciati alla chioma mediante l'uso di apposite pettinesse, nastri e forcine, in quanto non esistevano le clip e fissare le ciocche sciolte alla nuca sarebbe stato impossibile.
Una tipologia di posticcio frequente anche tra le capellone molto folte era quello della frangetta, in quanto molte ragazze non erano disposte a rinunciare a quei due centimetri di girocoda per la frangia e preferivano ricorrere a un'aggiunta finta che le rendesse alla moda senza rinunciare al tutta la loro massa.
Tutorial illustrato per un'acconciatura con due twist braid posticce

Esempi di pettinesse per posticci
 



Questo articolo sugli accessori per acconciature vittoriane termina qui, ma il nostro viaggio attraverso la capellitudine vittoriana prosegue nel prossimo articolo.

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