Translate

06 gennaio 2022

La forma dei capelli - Teoria del Capello





L'articolo di oggi è un approfondimento alla seconda puntata del podcast "Teoria del Capello" (che potete riascoltare QUI).
Perché abbiamo capelli lisci, ondulati, ricci o riccissimi? Scopriamolo insieme.

Origine della forma dei capelli


Secondo gli studi che si rifanno alla teoria evoluzionistica di Darwin, i capelli ricci e riccissimi sono i più antichi.
La specie umana si è infatti sviluppata in un ambiente in cui il clima era caldo, talvolta torrido, e la Natura aveva la necessità di garantirci una protezione dal sole e dalle temperature elevate.
Gli studi hanno dimostrato che la struttura curva dei capelli ricci rappresenta un'efficace barriera protettiva contro i raggi UV, in maniera più efficiente rispetto alla struttura non curva di un capello liscio.
C’è inoltre da precisare che in una chioma riccia si formano delle camere d’aria che fungono da ammortizzatore tra la cute e l’ambiente esterno, riducendo il surriscaldamento dell’epidermide a causa del sole e del calore.
Le migrazioni preistoriche, però, hanno cambiato le carte in tavola.
Man mano che i nostri antenati si sono spostati verso zone dal clima più freddo, il corpo ha dovuto adattarsi a nuove condizioni climatiche sviluppando i capelli lisci, che proteggono meglio testa, collo e spalle dal freddo e, aderendo meglio al cuoio capelluto, permettono al sole di riscaldarlo, contribuendo al mantenimento di una temperatura corporea costante.
Inoltre il vantaggio di una chioma più aderente al corpo rappresenta un ostacolo minore nei confronti dei raggi solari, e in un ambiente in cui le ore diurne sono inferiori rispetto a quelle che si hanno in un clima equatoriale questa caratteristica permette la produzione in quantità adeguate al benessere di vitamina D.

Tipologie di capelli


Innanzitutto dobbiamo tenere presente che la forma dei nostri capelli è determinata dal nostro patrimonio genetico. È quindi una cosa prestabilita nel nostro DNA e non può essere cambiata.
So che questa può essere una brutta notizia per chi non accetta la forma dei propri capelli, ma non dobbiamo demoralizzarci, esistono molti sistemi per modificare temporaneamente la nostra chioma senza andare a danneggiarla.
Una componente fondamentale che influenza il nostro patrimonio genetico è l’etnia.
A seconda dell’appartenenza etnica infatti, il follicolo può presentarsi perfettamente circolare, ellittico o appiattito, generando un capello della stessa forma.
I capelli si raggruppano quindi in tre grandi tipologie:

Capelli LISSOTRICHI: che presentano una sezione perfettamente circolare. Sono tipici delle etnie asiatiche e sono caratterizzati da una forma liscia. Generalmente sono anche i capelli dotati di maggiore spessore (circa un decimo di millimetro).

Capelli CIMOTRICHI: che presentano una sezione più o meno ellittica. Sono tipici dell’etnia caucasica e sono caratterizzati da una forma ondulata o riccia. Più il fusto presenta i lati della sezione allungati, più il capello tende ad arricciarsi. I capelli cimotrichi in genere sono di medio spessore.

Capelli ULOTRICHI: che presentano una sezione notevolmente appiattita, fino anche ad assumere una leggera forma a mezzaluna. Sono tipici dell’etnia negroide e sono caratterizzati da un riccio molto fitto e lanoso. Questo tipo di capello è anche il più sottile (il minimo è sessanta micron)



Attraverso le migrazioni e le unioni multietniche questa suddivisione tra le tipologie di capelli è diventata sempre più labile, per cui è possibile trovare una persona con tratti somatici caucasici ma capelli non cimotrichi a causa di possibili ascendenze di diversa etnia. Questo elenco rappresenta dunque una semplice linea guida teorica utile a comprendere in generale cosa determina la forma dei capelli.

Posizione e forma dei follicoli


Un altro elemento determinato geneticamente è il posizionamento dei follicoli all’interno della cute.
Nei capelli lisci il follicolo si presenta inclinato di 35° rispetto alla superficie della cute, mentre nei capelli mossi e ricci questa inclinazione aumenta.
Nei capelli estremamente ricci, il follicolo si può presentare posizionato quasi orizzontalmente ed avere un canale di collegamento con l’esterno che di fatto forma una vera e propria curva, cosa che contribuisce a dare ai fusti un andamento elicoidale.
Anche la forma stessa del follicolo determina una diversa forma nel capello.
I capelli lisci sono infatti prodotti da follicoli dritti, in cui tutte le parti del follicolo lavorano con una coordinazione costante.
I capelli ricci invece prodotti da follicoli che hanno una forma ad S e questo determina una produzione delle cellule del capello asimmetrica a seconda delle pieghe follicolari.

Ritrosa dei capelli

La ritrosa, detta anche vertigine, vortice o rosa dei capelli è un'area in cui alcune ciocche crescono seguendo una direzione diversa dal resto della chioma e formano una sorta di vortice intorno a un asse.
Si tratta di un elemento considerato antiestetico secondo i canoni di bellezza della chioma e si tende sempre a cercare di minimizzarla. Chi possiede una ritrosa però sa bene quanto sia difficile, se non impossibile, disciplinare definitivamente questo inestetismo.
La ragione per cui si forma una ritrosa nella chioma è dovuta a un'alterazione nel posizionamento dei follicoli all'interno della cute che è determinato, come sempre, dal patrimonio genetico
Normalmente i follicoli sono disposti in file circolari a partire dalla corona della testa (il punto più alto sul retro del cranio) fino a raggiungere i margini dell'attaccatura seguendo tutti la stessa inclinazione e con una direzione radiale. Quando si presenta una ritrosa, invece, i follicoli interessati sono inclinati in una direzione diversa rispetto a tutti gli altri, e hanno come centro radiale un punto diverso dalla corona.


Composizione chimica


Non è soltanto il follicolo, però, a stabilire che forma avrà il nostro capello, ma anche la sua diretta composizione chimica.
Nell'articolo precedente abbiamo accennato ai legami che tengono insieme le catene di cheratina-
Come abbiamo già detto, esistono due tipi di legami:

Legami Forti: costituiti dai ponti disolfuro (R1-S-S-R2). Come dice il nome stesso si tratta di un legame covalente INTRAMOLECOLARE (ossia interno alla molecola) tra due atomi di zolfo a loro volta collegati a molecole di cisteina, uno dei diciotto amminoacidi che compone la cheratina.
Il legame viene definito forte perché non è così facile da rompere, solo un processo chimico di riduzione operato sugli atomi di zolfo mediante l’uso di bisolfiti (come avviene nei trattamenti di stiratura e sostegno permanente) può andare a spezzare il legame.

Legami Deboli: costituiti dai ponti a idrogeno e ponti salini. Questi tipi di legami sono INTERMOLECOLARI (ossia tra due molecole) ad interazione elettrostatica (l’atomo di ossigeno possiede una carica elettrica negativa e attrae l’atomo di idrogeno a carica positiva, così da ottenere un equilibrio neutro), questo li rende molto meno stabili quando dall’esterno subentrano altre forze in grado di alterarne l’equilibrio: una fonte di calore molto intensa (come phon o piastra), l’umidità presente nell’aria o l’energia elettrostatica generata dal passaggio di una spazzola o un pettine tra i fusti.




L’organizzazione dei ponti disolfuro nello spazio determina le torsioni delle catene proteiche permettendo la formazione delle protofibrille, microfibrille e macrofibrille che costituiscono la corteccia del capello.
La disposizione degli atomi nei ponti è determinata dalla forma del follicolo, quindi se esso è cilindrico e dritto i legami saranno meno ritorti e daranno origine a un capello liscio, mentre se il follicolo presenta delle curve i legami si formeranno “a L”, sostenendo la forma elicoidale del capello.
Esiste però una differenza chimica tra i capelli lisci e quelli ricci, ed è che i secondi presentano una percentuale di ponti a idrogeno più elevata rispetto ai primi, e questo è il motivo per cui il ricciolo non si presenta sempre nello stesso modo giorno dopo giorno, ma la sua forma viene influenzata da molteplici fattori esterni.
Come abbiamo visto, i legami deboli sono soggetti ad alterazioni e rotture a causa delle condizioni atmosferiche o di azioni meccaniche operate sui capelli, questo presuppone che, in caso di elevata umidità nell’aria, i legami a idrogeno vengano sollecitati, si rompano e si riformino inglobando le molecole di acqua presenti nell’aria, facendo perdere così ai capelli una forma definita e creando il classico “effetto nuvola”. I capelli ricci, avendo più legami a idrogeno, sono più soggetti a queste reazioni e risentono in modo più evidente delle condizioni atmosferiche.
Quando pettiniamo o spazzoliamo i capelli, l’attrito tra i fusti e lo strumento genera elettricità statica, portando alla rottura dei ponti deboli, che appunto sono tenuti insieme grazie alla componente elettrica. La tenenza dei legami a ripristinarsi li induce, a causa del disturbo elettrostatico, a riformarsi in modo confusionario, facendo perdere forma al capello, ed è questo il principale motivo per cui è sconsigliato pettinare i capelli ricci da asciutti se si vuole mantenere la definizione delle eliche.





Conseguenze della rottura dei ponti

Ogni volta che un ponte (disolfuro, a idrogeno o salino) viene spezzato e poi si ricompone, il capello subisce un danno. Nel tempo, infatti, le rotture dei legami causeranno la perdita di molecole proteiche, andando a destrutturare il capello e rendendo la forma della chioma sempre meno definita.
Nei casi di trattamenti invasivi reiterati nel tempo i capelli possono addirittura perdere definitivamente la loro forma originaria, lasciandoci con un nido di serpi in testa, difficile da gestire, brutto da vedere, e con tutta una serie di problematiche come punte sfibrate, vuote e che si spezzano, fusti che cadono in quantità eccessiva e una chioma che dalle radici alle punte si dirada in modo vistosamente eccessivo.
So che in tanti non amano la forma naturale dei propri capelli.
Io stessa facevo parte di questa categoria, molti anni fa. Ma se ambiamo a una chioma sana dobbiamo imparare ad amare i nostri capelli al naturale.
Fare una messa in piega diversa una o due volte l’anno non causa danni eccessivi, ma l’uso quotidiano o settimanale di piastra e ferro arricciacapelli renderà nel tempo il capello sempre più fragile e ingestibile.
In alternativa possiamo imparare a fare delle messe in piega temporanee che non facciano uso di calore, come i boccoli con gli inventaricci o la ruota svedese per minimizzare i riccioli.
La prossima volta vedremo insieme che cosa determina la pigmentazione dei capelli e come funziona il processo di incanutimento.


Fonti:
https://dermes.it/conoscere-i-capelli/tipi-di-capelli/
https://www.nutriwest.it/glossario/ponte-disolfuro/
https://contenttours.com/wiki/Ponte_disolfuro
https://it.wikipedia.org/wiki/Legame_a_idrogeno
http://www.unife.it/ing/lm.meccanica/insegnamenti/materiali-polimerici-e-compositi/materiale-didattico/plastica
https://www.mondocapelli.eu/capelli/tipi-di-capelli/#perchvisonodifferentitipidicapelli


Nessun commento:

Posta un commento

Lasciami un commento <3