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29 gennaio 2022

Come crescono i capelli - Teoria del Capello




L'articolo di oggi è un approfondimento alla quinta puntata del podcast Teoria del Capello (che potete ascoltare QUI).
Oggi proseguiamo la rubrica esplorando i segreti della crescita dei capelli.
Ormai sappiamo che i capelli sono materiale inerte, quindi privo di capacità rigenerative, e che crescono a partire dai follicoli.
Questi elementi presuppongono due cose fondamentali:
  • tutto quello che facciamo alla chioma visibile ha carattere puramente palliativo e di mantenimento, quindi se la nostra capigliatura si presenta fortemente rovinata, non esistono sistemi di risanamento strutturale effettivi, possiamo soltanto fare trattamenti topici per rallentare il progredire dei danni, oppure se i capelli sono davvero in condizioni troppo disastrose dobbiamo operare un taglio per eliminare la parte rovinata.
  • per migliorare i fusti dal punto di vista strutturale, dobbiamo agire sulla cute e sui follicoli, mediante la cura dell’alimentazione (garantendo quindi un apporto di nutrienti bilanciati dall’interno), favorendo l’afflusso sanguigno alla zona praticando sport e massaggi alla cute, operando trattamenti topici di tipo idratante, nutritivo e lenitivo (qualora soffrissimo di disturbi irritativi a carico della cute). Per questo motivo, se siamo all’inizio di un percorso di recupero, non aspettiamoci di vedere rinascere la nostra chioma nell’arco di poche settimane, il lavoro operato in cute agirà sui capelli nuovi che verranno prodotti, dovremo quindi aspettare che siano cresciuti un po’ prima di poter notare visivamente la differenza.
Un ultimo dettaglio, che do per scontato sappiate, ma che ci tengo a ribadire per i neofiti e i più inesperti: nessuna azione effettuata a livello di lunghezze e punte influisce in alcun modo sulla crescita dei capelli. La convinzione popolare che tagliare spesso i capelli li faccia crescere più velocemente è infatti un mito privo di fondamento scientifico, ma parleremo più approfonditamente di queste cose in una puntata dedicata.

Fasi di crescita del capello




Nello scorso articolo di Teoria del Capello (che puoi recuperare QUI) abbiamo visto come i follicoli non siano perennemente in attività, ma alternino fasi di lavoro a fasi di involuzione e quiescenza periodicamente.
Questa ciclicità non è uniforme su tutta la chioma (altrimenti faremmo una muta completa e ci ritroveremmo periodicamente spelati), ma è sfasata, per cui avremo un certo numero di follicoli inattivi circondati da molti altri attivi.
La durata di ciascuna fase è predeterminata geneticamente e non può essere prolungata oltre il limite programmato nel nostro patrimonio genetico
Scopriamo le fasi nel dettaglio:

Fase Anagen

E' la fase di attività del follicolo.
Durata: 2-4 anni negli uomini. Massimo 6 anni. 4-6 anni nelle donne. Massimo 10 anni.

Questa prima differenza presuppone che per una donna sia più semplice raggiungere lunghezze considerevoli, perché appunto i suoi capelli crescono per più tempo, accumulando quindi più materiale rispetto agli uomini.

Quotidianamente vengono prodotti da 1 a 3 mm di capello. Significa che ogni mese i nostri capelli possono crescere di 1 cm e mezzo circa, fino anche a 5-6 cm. Non arriviamo a 9 cm di crescita al mese perché i follicoli non producono tutti i giorni la stessa quantità di capello, alcuni giorni ne produrranno di più, altra meno, in conseguenza a una correlazione molto ampia di fattori, che va dall’alimentazione, al sonno, allo stress quotidiano etc.
Anche la quantità di capello prodotto è determinata geneticamente, quindi potremo essere persone con una vita perfettamente sana, a cui però i capelli crescono lentamente comunque.
Ma non demoralizziamoci, prima di dare la colpa alla genetica, se abbiamo una crescita lenta, proviamo per un certo periodo di tempo (almeno 3-4 mesi) le tecniche di potenziamento della crescita. Molto probabilmente la nostra crescita subirà dei miglioramenti, e scopriremo che il nostro limite di crescita quotidiana è meno disastroso di quanto crediamo.

Fase Catagen

E' la fase di involuzione del follicolo.
In questa fase, il follicolo riduce gradualmente la propria attività, fino ad arrestarsi completamente.
Durata: 2-3 mesi

In questo periodo riscontreremmo, se potessimo analizzare i singoli capelli in questa fase, un rallentamento fisiologico della crescita.
Qui il capello è ancora saldamente ancorato alla papilla dermica, ma via via la sua crescita si ferma.

Fase Telogen

E'la fase di quiescenza del follicolo.
In questa fase il follicolo si presenta inattivo, non produce capello nuovo.
Durata: 3 settimane.

Dopodiché il follicolo rientra in fase anagen e ricomincia a produrre capello.
In questo frangente, il capello vecchio, non più alimentato, finisce col distaccarsi dalla papilla dermica, venendo poi spinto fuori dall’alveo follicolare dalla punta del capello nuovo che viene prodotto al di sotto. Avremo quindi la caduta fisiologica del vecchio fusto.
Quotidianamente, è naturale perdere dai 50 ai 120 capelli al giorno a causa di questo fenomeno.
Gli uomini perdono una percentuale di capelli maggiore all’interno di questo range, perché nel loro caso subentra anche il fenomeno di azione del diidrotestosterone (DHT), una derivazione del testosterone operata dall’enzima 5alfa-reduttasi.
Se perdiamo più capelli di quelli previsti fisiologicamente, possiamo trovarci in presenza di uno squilibrio ormonale o di un problema di salute di altro tipo che influisce negativamente sulla ciclicità di lavoro dei follicoli.

Limite genetico




Il grande incubo di tutte le persone che vogliono far crescere molto i loro capelli è il limite genetico.
Con questa definizione si intende quel punto oltre il quale i capelli non riescono a crescere a causa della predisposizione genetica.
Esso è costituito dall’unione della durata della fase anagen e dalla quantità di capello prodotta quotidianamente.
Come abbiamo spiegato nei capitoli precedenti, questi due fattori sono determinati geneticamente.
Il limite genetico non è un mito, esiste, e quelli di noi che mirano a lunghezze da Rapunzel potrebbero trovarsi un giorno a fare i conti con esso.
Non è necessario però temerlo come il male assoluto.
Nella nostra evoluzione da primati a esseri umani, la Natura ci ha fornito di una capigliatura lunga perché, avendo progressivamente perso la pelliccia, necessitiamo di una protezione dagli agenti atmosferici, e la chioma ha appunto questo scopo.
I nostri capelli, se vivessimo allo stato brado, sarebbero necessari a proteggere capelli, spalle e schiena dal freddo, dalla pioggia e dal sole, così da fornire una protezione suppletiva alla pelle e agli organi vitali contenuti nel tronco del nostro corpo.
Questo significa che il limite genetico generale non può trovarsi al di sopra dei fianchi.
Tutti, e ripeto tutti, possiamo arrivare ad avere capelli lunghi fino ai fianchi. Oltre, può subentrare eventualmente il limite genetico.
Se troviamo difficoltà nella crescita dei capelli oltre i fianchi, comunque, non arrendiamoci subito dando per scontato che sia colpa del limite genetico, lavoriamo sulle nostre abitudini per assicurarci di fare tutto il possibile per garantire ai follicoli gli strumenti per lavorare adeguatamente, proteggiamo le lunghezze per ridurre i danni come disidratazione, fratture, sfibramento, e solo allora potremo conoscere effettivamente il nostro limite genetico.

La mia esperienza con il limite genetico




Per tutta la mia vita ho creduto che il mio limite genetico fosse intorno ai 75 cm di lunghezza (misurando dall’attaccatura frontale) che considerata la mia altezza corrisponde al mio punto vita.
Per anni i miei capelli non sono mai cresciuti oltre questa misura.
Mi ero arresa all’idea che i miei capelli non potessero allungarsi oltre.
Poi ho scoperto le cure naturali, grazie alle mie competenze chimiche e di perito agrario ho applicato le mie conoscenze alla cosmesi erboristica, studiando le scoperte scientifiche e sperimentando su me stessa alla ricerca dei sistemi migliori per rispondere alle esigenze dei miei capelli.
Attualmente i miei capelli misurano 115 cm, e in passato ho raggiunto addirittura i 120 cm.
Quello che credevo il mio limite genetico, dunque, non lo era affatto. Probabilmente il mio limite genetico si colloca intorno ai 120 cm, forse è ancora oltre, ma adesso so che lo scoprirò soltanto quando potrò effettivamente constatarlo.
Vi dico questo perché molto spesso mi capita di assistere a veri e propri episodi di panico quando accenno al concetto del limite genetico, mentre la scienza, gli studi e i fatti (inclusa la mia esperienza) sono una prova inequivocabile del fatto che dovrete preoccuparvi di questo fattore solo quando avrete raggiunto delle lunghezze che potremmo definire oltre la norma.



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2 commenti:

  1. Ciao cara. Io ho tagliato i capelli corti per ripartire da zero. Mi consigli il massaggio alla cute?

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    Risposte
    1. Assolutamente sì, così fai ripartire i capelli alla grande da subito :)
      Complimenti per il coraggio, io non ce l'avrei mai fatta <3

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