Cos'è il trattamento lisciante alla cheratina?
Al suono della parola cheratina, inevitabilmente tutti abbiamo una percezione di salute, robustezza e ispessimento del capello, quindi ci viene inevitabilmente da pensare a qualcosa di positivo per la chioma.
In realtà dietro la definizione "trattamento lisciante alla cheratina" altro non c'è che la stiratura brasiliana, una tipologia di stiratura del capello che viene appunto dal Brasile e serve a lisciare i capelli, anche se molto ricci e crespi, per tempi relativamente lunghi che possono arrivare anche a due-tre mesi.
Come si fa?
Il trattamento consiste nell'applicare sui capelli lavati e quasi del tutto asciutti la formulazione alla cheratina, lasciare in posa dai 30 ai 40 minuti sotto una fonte di calore (generalmente il casco), quindi risciacquare abbondantemente, procedere con l'asciugatura e passare infine la piastra a temperature molto elevate così da fissare definitivamente la stiratura.
Perché sconsiglio questo tipo di trattamento?
Chi mi segue da tempo ormai saprà che sconsiglio sempre trattamenti di modifica della forma del capello (sia temporanei, sia definitivi) perché questi non solo non garantiscono il mantenimento della salute dei fusti, ma addirittura vanno a intaccarne la struttura, portandola a danneggiarsi precocemente.
In particolar modo suggerisco di evitare il trattamento lisciante alla cheratina perché è particolarmente invasivo e dannoso, non solo per il benessere della capigliatura, ma anche per la salute del nostro organismo, e nei paragrafi che seguono vi spiego il perché.
La cheratina non ha proprietà liscianti
Innazitutto la cheratina in sé non ha alcuna proprietà lisciante. La cheratina rappresenta la struttura portante dei fusti, in pratica è lo scheletro dei nostri capelli. In questo particolare trattamento la cheratina che è presente nella formulazione del prodotto va a formare un esoscheletro intorno al capello, e con il passaggio della piastra questa cheratina aggiuntiva viene denaturata, bloccando la posizione dei legami deboli e forti cosicché non possano tornare ad arricciarsi. In pratica è come mettere un gesso ai nostri capelli.
Fin qui sembrano non esserci particolari problematiche, se non fosse che un legame disolfuro, a idrogeno o salino, ogni volta che viene spezzato e ricomposto in una posizione innaturale finisce con l'indebolirsi.
Il calore rovina i capelli
In secondo luogo, ma non meno importante, le temperature elevatissime della piastra (che può raggiungere i 450° per questi trattamenti) necessarie affinché la stiratura sia ben realizzata e duratura, vanno a denaturare non solo la proteina aggiuntiva che distribuiamo sui capelli, ma anche quella dei nostri stessi capelli. Di fatto il capello viene cotto, la cheratina denaturata e quindi gravemente indebolita.
Alla stessa cottura vengono sottoposte le lamelle della cuticola, che perderanno ancoraggio al capello e cadranno, lasciando il capello esposto agli agenti atmosferici e favorendo col tempo il ritorno, se non l'aumento, dell'antiestetico crespo.
A causa del calore elevatissimo, le molecole di acqua presenti nei capelli evaporano di colpo, e di fatto esplodono, danneggiando la struttura, i fusti quindi perdono buona parte della loro idratazione, e col tempo gli effetti saranno visibili, mostrandoci una chioma secca, opaca e sfibrata.
A causa del calore elevatissimo, le molecole di acqua presenti nei capelli evaporano di colpo, e di fatto esplodono, danneggiando la struttura, i fusti quindi perdono buona parte della loro idratazione, e col tempo gli effetti saranno visibili, mostrandoci una chioma secca, opaca e sfibrata.
Il calore elevatissimo necessario a questo trattamento, infine, può causare la bruciatura del capello fin dentro il bulbo capillifero, e questo significa bruciare il follicolo, che è il laboratorio di costruzione del capello.
Non sono poche le persone che, dopo un trattamento lisciante alla cheratina, hanno notato una perdita di capelli maggiorata.
Il pH del preparato
Il trattamento viene effettuato utilizzando preparati che hanno pH estremamente bassi, quindi molto acidi, che inevitabilmente danneggiano e irritano la cute.
Quando un prodotto ha un pH molto acido, ha una determinata componente irritativa che causa microcorrosioni del tessuto e vere e proprie scottature dell'epidermide.
La nostra pelle, esposta così tanto a una sostanza acida e per giunta sotto una fonte di calore, potrebbe risentirne in modo più o meno evidente. In molti casi dopo qualche tempo da trattamenti così invasivi la cute inizia a produrre sebo in eccesso, prova che il trattamento ci ha causato una dermatite seborroica.
La formaldeide è cancerogena
La maggior parte dei trattamenti liscianti alla cheratina contengono formaldeide.
Esatto, la stessa sostanza che vediamo nei musei di anatomia per conservare integre parti anatomiche senza che sopraggiunga la decomposizione dei tessuti molli.
Il National Toxicology Program e l'International Agency for Research and Cancer classificano la formaldeide come sostanza cancerogena. Respirarla è estremamente pericoloso, e proprio questo accade quando andiamo a piastrare i capelli trattati con il preparato alla cheratina per la stiratura brasiliana.
Questo significa che ogni volta che ci stiriamo i capelli con questo tipo di trattamento esponiamo noi stessi, il parrucchiere che ci sta praticando la stiratura e tutte le altre persone presenti nel salone all'azione della formaldeide, che oltre a essere stata considerata cancerogena porta all'insorgenza di problematiche respiratorie, cefalea, disturbi del sonno, problemi ai riflessi, alla memoria, all'equilibrio, e con l'esposizione prolungata contribuisce all'insorgere di allergie, disturbi neurologici di vario tipo, può favorire o causare un aborto spontaneo nelle donne in gravidanza, finanche alla SLA.
Le sostanze nocive si riattivano ogni volta che i nostri capelli, sottoposti a questo trattamento, entrano in contatto con fonti di calore come phon o piastra, andando ad esporre anche i nostri familiari.
Molte formulazioni contengono quantità di formaldeide che superano notevolmente i livelli consentiti dalla legge, esponendo dunque chi ne fa uso a una quantità di formaldeide decisamente pericolosa per la salute.
La maggior parte di noi, quindi, starà pensando che sia sufficiente assicurarsi che nella formulazione del preparato che vogliamo utilizzare non sia presente la formaldeide per stare al sicuro.
Purtroppo non è così.
L'ingrediente sostitutivo della formaldeide nelle formulazioni per questo trattamento è il glicolide metilenico, una sostanza che, se riscaldata, rilascia formaldeide.
Questo perché, di fatto, è la formaldeide a garantire che la stiratura perduri.
Cosa suggerisco
Il primo suggerimento, uno dei più accorati che faccio sempre, è di imparare ad amare i propri capelli per la loro forma naturale.
La forma dei nostri capelli è un lascito genetico dei nostri genitori e dei nostri antenati, un'impronta di chi non c'è più che perdura in noi. Essa è anche la forma più adatta alla morfologia del nostro viso ed è quindi la migliore per esaltare i nostri lineamenti.
Qualora si soffrisse di problemi quale capelli sfibrati o crespi, trattamenti di questo tipo vanno solo a nascondere il problema e non a risolverlo. Per risolvere le problematiche dei nostri capelli dobbiamo capire di cosa hanno bisogno, in cosa la nostra routine è carente o dove commettiamo degli errori inconsapevolmente, correggere il tiro e lavorare per avere una chioma sana sia alimentandoci correttamente, sia stilando un programma di cure cicliche con trattamenti topici.
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