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25 agosto 2018

Come lavare correttamente i capelli - Capellomanie per Principianti


Il lavaggio dei capelli è la tappa principale di cura della chioma. Mentre tutte le altre forme di coccola tricologica possono non essere necessarie a tutti i tipi di capelli, e talune possono addirittura essere generalmente facoltative (come le tinture con le erbe), il lavaggio è qualcosa da cui non ci si può esimere.
Troppo spesso siamo convinti di lavare i capelli in modo corretto, ma commettiamo errori di cui non siamo consapevoli. L'azione del lavaggio dei capelli ci è stata insegnata quando eravamo piccoli dai nostri genitori, i quali, non essendo dei capellomaniaci e non avendo competenze di tipo tricologico, molto probabilmente ci hanno tramandato gli stessi errori che sono stati insegnati loro dai genitori.
Per questo motivo è essenziale che questa azione si svolga correttamente, favorendo non solo la pulizia, ma il mantenimento della salute del capello e preparandolo ai trattamenti atti a mantenerlo idratato, nutrito e protetto.

Gli errori più frequenti




Prima di conoscere quali sono i gesti corretti per il lavaggio dei capelli, è importante conoscere gli errori che siamo abituati a commettere, così da poter correggere le nostre abitudini, sostituendole con consuetudini corrette.

  1. Non pettinare i capelli prima di lavarli: è un errore commesso nella convinzione di evitare alla chioma uno stress inutile, ma non pettinare i capelli significa affrontare il lavaggio con una chioma che presenta nodi e che, con le azioni rotatorie delle mani durante shampoo e risciacquo, andrà ad annodarsi ancora di più, rendendo il districaggio post-shampoo un vero e proprio inferno, provocando una caduta di capelli maggiore e fusti spezzati a causa dei nodi composti che si saranno andati a formare.
  2. Non spazzolare i capelli prima di lavarli: è una fase che viene spesso saltata anche nella routine quotidiana, ma è indispensabile. La spazzola distribuisce il sebo dalle radici sulle lunghezze, alleggerendo la cute e migliorando nettamente l'azione del prodotto detergente, il quale potrà garantire una migliore pulizia della cute che respirerà meglio e "lavorerà" meglio nella produzione dei capelli nuovi. La spazzola inoltre rimuove dai fusti le microparticelle di polvere, sebo e smog che restano impigliate tra le cuticole, andando a svolgere una sommaria azione di pulizia, per cui approcceremo allo shampoo con capelli leggermente più puliti.
  3. Non lavorare bene lo shampoo: aspettarsi che sia il prodotto a svolgere un'azione detergente è cosa frequente quanto ingenua. È sì vero che taluni prodotti detergono meglio di altri a causa dell'INCI più adeguato alle nostre esigenze, ma è anche vero che qualsiasi prodotto non laverà a fondo se non viene lavorato accuratamente con le mani. È necessario, dunque, massaggiare con cura per una distribuzione corretta e uniforme dello shampoo su tutta la cute, così avvolgerà completamente i fusti e potrà rimuovere tutto lo sporco.
  4. Applicare tanto prodotto: eccedere col prodotto è soltanto uno spreco di materia e soldi, perché non è la quantità di prodotto a determinare la resa di uno shampoo, ma la nostra capacità di lavorarlo. Una noce di prodotto è più che sufficiente. La cosa importante è distribuire bene la sostanza su tutta la cute e i primi centimetri di lunghezze. 
  5. Applicare lo shampoo sui capelli asciutti: affinché il prodotto si distribuisca come si deve, i capelli devono essere stati già ampiamente bagnati prima dell'applicazione dello shampoo, e la noce che applichiamo va diluita ulteriormente con altra acqua perché più la sostanza viene fluidificata più è facile da distribuire e lavorare.
  6. Applicare lo shampoo anche su lunghezze e punte: fa molto male ai capelli, perché andiamo ad aggredire una parte della chioma che non è particolarmente sporca (non venendo raggiunta dal sebo) con una sostanza che andrà a rimuovere gli oli del film idro-lipidico protettivo dei fusti e finirà col renderli più fragili ed esposti agli agenti atmosferici, allo smog e a tutte quelle particelle dannose in sospensione nell'aria. Anche se abbiamo applicato un impacco oleoso non occorre applicare shampoo su lunghezze e punte, sarà sufficiente tirare verso il basso con l'ausilio dell'acqua una porzione di shampoo dalla cute, così che lo shampoo, molto molto diluito, potrà rimuovere i residui oleosi dell'impacco senza andare ad intaccare eccessivamente la struttura protettiva del capello.
  7. Fare più passate: rilavare due o tre volte i capelli è perfettamente inutile e deleterio per la salute della chioma. Uno shampoo ben fatto non necessita di seconde o terze passate, neppure se soffriamo di capelli grassi. Anzi, quando soffriamo di seborrea, eccedere con lo shampoo finirà col danneggiare i capelli, irritare la cute e peggiorare ulteriormente la situazione.
  8. Risciacquare una sola volta: molto spesso tendiamo a praticare con attenzione il lavaggio, ma non fare altrettanto con il risciacquo, lasciando conseguentemente residui di prodotto sui capelli che a lungo andare ne verranno danneggiati. Il risciacquo va ripetuto almeno 3 volte per eliminare per bene ogni residuo.
  9. Risciacquare con acqua troppo calda: utilizzare acqua calda durante il risciacquo danneggia i capelli, favorisce il sollevamento delle cuticole rendendo il fusto ruvido e più soggetto ai nodi. La temperatura ideale deve essere leggermente tiepida sulle mani e viene percepita come freschina sulla cute. La temperatura dell'acqua va via via diminuita tra un risciacquo e l'altro e l'ultimo risciacquo deve essere praticato "a freddo" ossia con la temperatura più bassa di tutto il processo di lavaggio che riusciamo a tollerare senza soffrirne.
  10. Risciacquare usando troppa acqua ma senza lavorare bene i capelli: non serve a niente aprire il getto al massimo, perché non sono la quantità e la prepotenza dell'acqua a rimuovere il prodotto, ma l'azione delle nostre mani.
  11. Pettinare i capelli da bagnati: se non abbiamo i capelli ricci o riccissimi (leggi l'articolo sulla classificazione dei capelli per conoscere il tuo tipo di capelli) pettinare i capelli da bagnati è un errore gravissimo, perché in questo momento sono fragili e tendono a spezzarsi e a cadere più facilmente. Non importa se abbiamo applicato il balsamo, se stiamo pettinando col pettine a denti larghi o con la tangle teezer, se possiamo, grazie alla conformazione dei nostri capelli, evitare di pettinarli mentre sono bagnati, facciamolo. Aspettiamo la fine dell'asciugatura per districare i nodi.
  12. Tenere troppo poco tempo i capelli nell'asciugamani: avvolgere i capelli nell'asciugamani per pochi secondi è perfettamente inutile. Lasciamo al tessuto il tempo di assorbire l'acqua sui fusti. 5-15 minuti sono l'ideale per garantire che i capelli escano dall'asciugamani giusto appena un po' umidi.
  13. Strofinare i capelli nell'asciugamani: con la vita frenetica spesso può capitare che, nell'intento di velocizzare l'asciugatura del capelli, finiamo con lo strofinare l'asciugamani sui capelli, sia sulle lunghezze che in radice. Lo strofinio danneggia i fusti perché li sottopone a un forte stress meccanico mentre sono più fragili a causa dell'alto grado di umidità e favorisce l'accumulo di elettricità statica, per cui dopo l'asciugatura i nostri capelli tenderanno ad elettrizzarsi più facilmente.
  14. Uso scorretto del phon: asciugare i capelli usando il phon a massima velocità e temperatura e a distanza ravvicinata fa male ai capelli. Cuoce la cheratina, causa l'evaporazione dell'acqua e denatura gli oli protettivi dei capelli.

Le buone abitudini da acquisire


Ora che abbiamo visto tutti gli errori più frequenti - commessi talvolta anche da esperte capellone - andiamo insieme a vedere quali sono le corrette abitudini da apprendere per lavare i capelli in modo efficace e rispettoso della loro struttura.

Fase 1: preparazione allo shampoo



  1. Districare i capelli: pettiniamo gentilmente i capelli seguendo il metodo che abbiamo visto nell'articolo Come si pettinano e si spazzolano i capelli così da sciogliere tutti i nodi e avere una chioma totalmente districata e disciplinata su cui si potrà lavorare più facilmente.
  2. Spazzolare i capelli: spazzoliamo i capelli così da rimuovere i residui di polvere e distribuire meglio il sebo, svolgendo così una prima grossolana pulizia che facilita le operazioni successive.

Fase 2: il lavaggio



  1. Bagnare i capelli: abbondantemente per creare un buon substrato su cui lavorare successivamente il prodotto. Non basta nebulizzare o inumidire i capelli, devono essere bagnati e grondare acqua, solo così si avrà una base ottimale.
    1. mettere in una bottiglietta o una tazza la quantità di shampoo necessaria e andare ad aggiungere un paio di cucchiai di acqua.
    2. porre il prodotto sui capelli e andare a diluirlo usando piccole quantità di acqua che verranno distribuite con le mani e serviranno a fluidificare il prodotto direttamente in posa.
  2. Distribuire uniformemente il prodotto sulla cute: applichiamo piccoli tocchi di shampoo sui punti fondamentali del capo: attaccatura frontale (dove si trova la scriminatura dei capelli), tempie, attaccatura posteriore, sommità del capo. Quindi bagniamoci le mani e iniziamo a distribuire il prodotto con delicati dei polpastrelli, come se tracciassimo delle piccole virgole sulla cute, andando mano a mano ad ampliare la zona di pelle toccata dal prodotto. Massaggiamo con cura con le mani sempre ben bagnate finché sentiremo che lo shampoo è uniformemente distribuito su tutta la chioma.
  3.  Massaggiamo con cura: facciamo piccoli movimenti a virgola oppure dei semicerchi con le dita senza graffiare la cute con le unghie e massaggiamo, avendo sempre cura di bagnare frequentemente le mani per fluidificare lo shampoo il più possibile. Questo passaggio deve occuparci almeno dai 3 ai 5 minuti, al di sotto la cute non sarà stata massaggiata a dovere, lo sporco non si sarà sciolto del tutto e lo shampoo non riuscirà a pulire totalmente i capelli.
  4. "Tiriamo" il prodotto verso le lunghezze: una volta che avremo massaggiato la cute, diluiamo ulteriormente il prodotto spingendolo con le mani verso le lunghezze, possiamo fluidificare ulteriormente lo shampoo iniziando un micro-risciacquo aprendo il rubinetto a filo, così la quantità di acqua sarà sufficiente a facilitare la discesa dello shampoo verso le lunghezze ma non tale da portarlo del tutto via.
  5. Facciamo tre risciacqui: fare un solo risciacquo non rimuove tutti i residui di shampoo e sporco dai capelli, che finiranno con lo sporcarsi prima, per cui procediamo con risciacqui ripetuti:
    1. il primo risciacquo serve ad eliminare "il grosso" del prodotto, la schiuma e i resti "fisici" della sostanza con cui stiamo lavando i capelli.
    2. il secondo risciacquo agisce più in profondità tra i fusti e sulla cute.
    3. il terzo risciacquo elimina anche fino all'ultimo residuo e si può definire terminato quando l'acqua scorrerà senza fare nemmeno una bollicina e sarà perfettamente limpida.
  6. Risciacquiamo a una temperatura gradualmente più bassa: effettuiamo ciascun risciacquo leggermente più freddo del precedente, così spingeremo le lamelle della cuticola a chiudersi un po' alla volta e avremo capelli compatti e lucenti senza sottoporli a shock termico. La temperatura non deve necessariamente essere artica, basta che sia sempre un po' più fresca della precedente.
  7. Effettuiamo il risciacquo acido: a concludere la fase di lavaggio c'è il risciacquo acido, ossia risciacquare i capelli con acqua acidificata per ristabilire il pH naturale di fusti e cute e favorire il mantenimento di una salute ottimale dei nostri capelli.
    Per saperne di più sul risciacquo acido leggi l'articolo di approfondimento QUI.

Fase 3: l'asciugatura


  1. Sgoccioliamo i capelli: assolutamente vietato torcere o appallottolare i capelli per strizzarli, per favorire lo sgocciolamento iniziale facciamo scorrere delicatamente le dita intorno alla chioma dalle radici alle punte, magari esercitando una delicata pressione a intervalli regolari così da velocizzare l'eliminazione dell'acqua in eccesso. In 3 o 4 ripetizioni i capelli smetteranno quasi di gocciolare.
  2. Avvolgiamo i capelli nell'asciugamani: tenendo i capelli rovesciati in avanti, appoggiamo l'asciugamani alla nuca e raccogliamola verso la fronte, andando ad avvolgere i due lembi che pendono attorno alla chioma, quindi ripieghiamo il torciglione sul capo. In tal modo l'avvolgimento della stoffa favorirà l'assorbimento dell'acqua, ma i capelli all'interno dell'asciugamani non saranno ritorti rischiando stress da torsione. 
  3. Teniamo l'asciugamani dai 5 ai 15 minuti: teniamo i capelli avvolti per il tempo sufficiente a eliminare la maggior parte dell'umidità senza dover agire meccanicamente. In estate i tempi sono ovviamente minori (5-7 minuti sono sufficienti), mentre in inverno ovviamente si allungano.
  4. Tamponiamo con delicatezza: tamponiamo la cute, le lunghezze e le punte senza strofinare i capelli per non andare a danneggiare la cuticola.
  5. Usiamo il phon correttamente: questo strumento non è il male in terra, ma usato scorrettamente può causare moltissimi danni perché è comunque un getto violento di aria secca che colpisce la chioma in un momento in cui è più fragile.
    1. teniamolo ad una distanza di almeno 30-40 cm dai capelli e non attaccato alla chioma
    2. usiamolo al minimo della velocità, richiede un tempo leggermente più lungo per l'asciugatura ma danneggia meno i capelli
    3. usiamolo a temperature basse perché il calore è il più grande nemico dei capelli
  6. Usiamo il phon solo nei mesi invernali: se non soffriamo di cervicale, possiamo evitare di usare il phon quando fa caldo e lasciare asciugare i capelli all'aria dopo averli tamponati con l'asciugamani.
  7. Pettiniamo i capelli solo quando sono perfettamente asciutti: in questo modo eviteremo fratture ai fusti e perdita di capelli eccessiva che poi rendono la chioma brutta e povera.

Scegliamo gli strumenti giusti


   Pettine o spazzola districante: scegliamo uno strumento che rispetti i nostri capelli. Personalmente, consiglio sempre la Tangle Teezer perché è strutturata per non danneggiare i capelli, essendo pensata per i capelli ricci (che possono essere districati solo da bagnati) si rivela lo strumento ideale per tutti i tipi di capelli. Anche i pettini in legno o in fibra di carbonio, però, sono ottimi. Meglio ancora se a denti larghi e con le punte dei dentini arrotondati così da non andare a graffiare la cute.
Evitiamo spazzole con i dentini troppo rigidi che potrebbero spezzare i capelli e pettini dalla dentatura troppo fitta che si rivelano nocivi sia per chi ha capelli grossi sia per chi ha capelli fini.
    Spazzola di setole: come ho spiegato nell'articolo relativo a questo strumento (che potete leggere QUI) la scelta dipende dal nostro tipo di capelli (per classificare i capelli basta consultare l'articolo di approfondimento QUI) e dalle nostre scelte etiche, in quanto molte spazzole sono realizzate in setola animale (prodotto quindi derivante dalla macellazione), ma esistono in commercio spazzole altrettanto valide in fibra di nylon o setole vegetali. La spazzola ideale ha le setole raccolte in ciuffetti né troppo fitti né troppo radi ed è provvista di cuscinetto pneumatico per ammortizzare l'impatto con la cute.
  Asciugamani o telo per capelli: scegliamo l'asciugamani in base alla lunghezza dei nostri capelli. Se abbiamo capelli molto lunghi è consigliabile sceglierne uno della grandezza di un telo da bagno o da mare. Il materiale ideale di questo strumento è la microfibra o in alternativa il cotone, evitiamo la spugna perché troppo assorbente ed asciuga troppo i capelli favorendo uno stato di secchezza e perdita di oli naturali.

Trattamenti supplementari



Quello esposto sopra è il procedimento base dello shampoo. Ovviamente nella cura dei capelli sono previsti diversi trattamenti che vanno ad arricchire questo processo. In questa sezione dell'articolo vediamo insieme in quale punto preciso delle tre fasi di uno shampoo va inserito ciascun trattamento.

Impacchi pre-shampoo

Sono tutti quegli impacchi che si praticano prima dello shampoo, si inseriscono specificamente alla fine della fase 1, quindi dopo aver spazzolato i capelli, e possono essere di due tipi:
  • Impacchi nutrienti: la loro funzione è appunto quella di nutrire i capelli, in particolar modo i follicoli, si praticano dalla cute alle punte e generalmente sono impacchi di tipo oleoso. Essendo a base grassa o comunque non idrosolubile è necessario farli prima del lavaggio così ché lo shampoo possa eliminarli correttamente.
    Per saperne di più basta consultare l'articolo di approfondimento QUI (link di prossima attivazione)
  • Impacchi astringenti: si utilizzano in caso di seborrea ed eccessi di sebo, interessano in particolar modo la cute e non tutta la chioma (soprattutto se all'eccesso di sebo in cute si affiancano lunghezze secche e pagliose). Gli impacchi astringenti possono essere di vario tipo, quelli pre-shampoo si effettuano prima del lavaggio perché fanno uso di sostanze polverose e/o poltiglie che necessitano di un veicolante saponoso per essere eliminate con più facilità.
    Per saperne di più basta consultare l'articolo di approfondimento QUI.

Impacchi post-shampoo


Sono tutti quegli impacchi che si praticano subito dopo aver risciacquato i capelli dal prodotto detergente, si inseriscono specificamente tra il punto 7 e il punto 8 della fase 2, ossia tra il risciacquo e il risciacquo acido. In realtà l'applicazione di un impacco post-shampoo richiede che il punto 7 relativo ai risciacqui multipli venga ripetuto dopo l'impacco. Anche in questo caso, gli impacchi post-shampoo possono essere di due tipi:
  • Impacchi idratanti: hanno lo scopo di fornire idratazione al capello, sono utili a chi soffre di capelli secchi o crespi. Sono realizzati con prodotti a base acquosa così da fornire liquidi ai fusti, per cui non richiedono una rimozione forte come gli impacchi pre-shampoo, ed è sufficiente l'acqua per rimuoverli. Questi tipi di impacco possono essere anche realizzati prima dello shampoo in caso di capelli molto sfibrati che necessitano di una protezione supplementare durante la fase di lavaggio.
    Il balsamo può essere considerato un impacco post-shampoo di tipo idratante.
  • Per saperne di più basta consultare l'articolo di approfondimento QUI (link di prossima attivazione).
  • Impacchi proteinizzanti: hanno lo scopo di "ristrutturare" il capello, fornendo cheratina supplementare. Sono utili a capelli danneggiati e sfibrati. La base della loro costituzione è di tipo proteico e lo scopo è che restino almeno parzialmente sui capelli, per questo motivo è importantissimo effettuarli dopo il lavaggio, e in tal caso, salvo si tratti di prodotti solidi o impiastri, si può ricorrere al semplice risciacquo acido per chiudere le cuticole, senza effettuare un risciacquo approfondito proprio per non eliminare del tutto il prodotto dai capelli.

Impacchi post-asciugatura


Sono impacchi che si praticano ad asciugatura ultimata, quindi alla fine della fase 3. In verità non si tratta di veri e propri impacchi in quanto la quantità di prodotto utilizzata per questi trattamenti è davvero esigua. Si tratta generalmente di trattamenti protettivi, atti a fungere da barriera tra i capelli e l'ambiente esterno, e nel contempo fornire idratazione e nutrimento a rilascio graduale. Questi impacchi si effettuano dopo l'asciugatura per evitare che vadano ad amplificare l'effetto dannoso del calore durante l'asciugatura col phon
In questa categoria rientrano le maschere e i balsamo senza risciacquo e il leave-in (per saperne di più basta consultare l'articolo di approfondimento QUI)

Consigli per i riccioli

 

I capelli ricci richiedono alcuni accorgimenti particolari, in quanto chi ha capelli ricci non può esimersi dal pettinarli da bagnati.
Il primo accorgimento che suggerisco è l'acquisto di una Tangle Teezer che, come ho detto in precedenza, è stata progettata proprio per trattare i capelli ricci nel momento in cui sono bagnati.
Il secondo accorgimento, per ridurre ulteriormente i danni, è di districare i capelli o durante l'impacco pre-shampoo di tipo nutriente, oppure durante l'applicazione del balsamo/impacco idratante. Le sostanze oleose/acquose di cui sono ricoperti i capelli in questi due momenti facilitano lo scioglimento dei nodi riducendo l'attrito dello strumento districante, e in questo modo si riducono anche i danni ai capelli.
Il terzo accorgimento, per avere un ricciolo perfetto senza dover ricorrere necessariamente a phon bollente e diffusore, è di imparare il metodo del plopping per asciugare i capelli senza l'uso del calore, oppure di fare la ruota svedese se volete una messa in piega liscia che però non vi danneggi i capelli.

Consigli per gli acquisti

 
                                   nylon             cinghiale           vegetale

2 commenti:

  1. Non voglio più usare lo shampo. Ho capelli ricci, grossi e crespi. Ha un consiglio per me? Grazie

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    Risposte
    1. Ciao Claudia, scusami per l'infinita attesa, ma non avevo visto il commento.
      Innanzitutto ti suggerisco di passare al metodo di lavaggio col cowash, ossia lavare i capelli col balsamo.
      I ricci hanno bisogno di essere molto idratati perché tendono a seccare più facilmente dei capelli lisci. Lavare col cowash ti garantisce questa idratazione e nel contempo aiuta a definire i ricci ed eliminare il crespo.
      Puoi fare il cowash con un balsamo di tipo industriale, oppure se vuoi passare al total natural ti lascio il link del mio balsamo naturale fatto in casa, che sto usando da Gennaio con risultati fantastici:
      https://www.youtube.com/watch?v=BEXUptLvYa8&t=11s
      In base alle tue esigenze, ti suggerisco comunque di sperimentare, potresti necessitare di più o meno farina di ceci, più o meno sciroppo d'acero o miele, insomma, comincia con la ricetta base e poi fai delle alterazioni a seconda delle necessità specifiche dei tuoi capelli.
      La birra è facoltativa (se la elimini metti più acqua), ma io ho notato che rende i capelli molto lucidi e disciplinati, quindi di tanto in tanto ti suggerisco di metterla :)

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