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25 luglio 2019

Capelli secchi - Teoria del Capello



La secchezza dei capelli è un problema estremamente diffuso. Talvolta può essere causato dalla conformazione del capello (come nei capelli afro), per predisposizione genetica (tipologia di capello), ma più frequentemente i capelli diventano secchi a causa delle cure scorrette.
L'idratazione è il fattore con l'equilibrio più delicato all'interno della struttura capillare, ed è quindi il primo che viene meno quando trattiamo i nostri capelli nel modo sbagliato. Non disperiamo, comunque, perché l'idratazione non è un danno strutturale, ed è quindi recuperabile mediante impacchi topici e trattamenti protettivi. Ovviamente è sempre meglio non far ridurre i capelli a uno stato di disidratazione eccessiva, perché a quel punto possono subentrare danni strutturali come perdita di cheratina e distacco delle lamelle della cuticola.

Sintomatologia del capello disidratato




Nel vedere comune si fanno due grandi confusioni. La prima consiste nella mancata distinzione tra disidratazione e denutrizione dei capelli, la seconda è la credenza (sbagliatissima) che i capelli reagiscano come la pelle, e che quindi l'applicazione di un olio sia funzionale al recupero dell'idratazione in caso di capelli secchi.
In questo paragrafo faremo chiarezza sul primo punto, andando ad analizzare la specifica sintomatologia del capello secco.
  1. Capelli assottigliati, i capelli disidratati tendono ad assottigliarsi via via che vanno dalle radici alle punte, è possibile vedere questa cosa osservando un capello caduto, mettendo a confronto lo spessore della punta con la radice. Se la punta si presenta particolarmente assottigliata allora siamo in presenza di capelli disidratati.
  2. Fusti appiattiti, la mancanza di acqua toglie polposità ai capelli, l'appiattimento si aggrava soprattutto quando facciamo uso della piastra.
  3. Poco volume, l'appiattimento e l'assottigliamento dei fusti riduce il colume complessivo della capigliatura, per cui la massa potrebbe apparirci addirittura dimezzata.
  4. Doppie punte, la carenza di acqua riduce l'elasticità del fusto, rendendolo meno resistente e più soggetto alle fratture verticali in punta che costituiscono le doppie punte, questo perché la punta è la parte più vecchia del nostro capello, sarà quindi sempre più deteriorata rispetto al resto della chioma e necessiterà sempre di protezioni e trattamenti maggiori.
  5. Opacità dei fusti, il capello secco ha una cuticola indebolita, che non riesce a mantenersi uniforme, e ce ne accorgiamo a livello visivo perché i capelli risultano opachi.
  6. Fragilità agli stress meccanici, la ridotta elasticità dei fusti a causa della carenza di acqua li rende meno resistenti ad operazioni di trazione, torsione, tensione, e i capelli tenderanno a spezzarsi più facilmente, soprattutto verso gli ultimi centimetri.
  7. Tendenza ad annodarsi, i capelli secchi fanno più nodi, perché sono poco elastici e perché presentano una cuticola non uniforme per cui le lamelle tendono ad impigliarsi tra loro.
  8. Effetto paglia, i capelli secchi tendono ad avere l'aspetto e la consistenza della paglia, sono duri, poco flessibili, nei casi più gravi appaiono bruciati e le punte tendono a spararsi in tutte le direzioni senza avere una forma precisa.

Elementi e abitudini che disidratano i capelli




Conoscere i gesti e gli elementi all'origine della disidratazione è essenziale per prevenirla e mantenere i fusti sani.

  1. Il tempo è un fattore naturale, più un capello invecchia, più tenderà a disidratarsi, questo è il motivo per cui le punte richiedono più cure del resto delle lunghezze sotto questo punto di vista.
  2. Alimentazione sbilanciata, in particolar modo quando tendiamo a bere poco e mangiare pochi cibi ricchi di liquidi (frutta e verdura) inevitabilmente il nostro organismo tenderà a risparmiare i liquidi a favore degli organi vitali, tagliando l'idratazione a cute e capelli. Se sappiamo di bere poco durante il giorno, QUI ho raccolto una serie di tecniche per assicurarci il giusto apporto di liquidi quotidiani.
  3. Inquinamento, smog, condizionatori e caloriferi sono tutti fattori che influenzano negativamente l'equilibrio liquido dei nostri capelli. Chi vive in città e sta sempre a contatto con lo smog, chi svolge un lavoro d'ufficio o ha in casa condizionatori e caloriferi sempre accesi, riscontrerà una disidratazione maggiore rispetto a chi vive in campagna o trascorre la sua vita in ambienti privi di strumenti che, nell'alterare la temperatura ambientale, seccano l'aria.
  4. Routine scorretta, prodotti eccessivamente sgrassanti, siliconi, prodotti di styling e shampoo troppo frequenti favoriscono una profonda disidratazione dei capelli.
  5. Uso eccessivo degli strumenti di styling, phon, piastra e ferro arricciacapelli mettono in piega i fusti utilizzando il calore, un elemento noto per essere responsabile della disidratazione dei capelli. L'uso eccessivo o scorretto di questi strumenti peggiora ulteriormente la situazione.
Focus:
I siliconi
Bere la giusta quantità di acqua

Prevenire la perdita di idratazione


La prima cosa da fare per una chioma sana e idratata è prevenire il danno, quindi assumere tutta una serie di abitudini che ci aiutino a evitare o comunque ridurre il più possibile il processo di disidratazione.


  1. Scegliere i prodotti giusti, evidando prodotti troppo sgrassanti, aggressivi, siliconici e prediligendo  formulazioni delicate, idratanti, emollienti. Soprattutto chi soffre di cute grassa, tende a ricorrere a prodotti molto forti contro il sebo, che però vanno a danneggiare l'idratazione dei fusti. A differenza di quanto si creda, sgrassare eccessivamente la cute seborroica non solo non risolve il problema, ma lo aggrava, per liberarsi di questa problematica la chiave è proprio l'idratazione, QUI puoi recuperare l'articolo in cui spiego come curare la seborrea con sistemi naturali, e QUI trovi l'articolo con tutte le ricette utili.
  2. Utilizzare i prodotti correttamente, diluire lo shampoo è uno dei passi fondamentali per ridurre l'aggressività del prodotto sull'acqua dei fusti, inoltre non eccedere con la quantità del prodotto aiuta moltissimo. I prodotti detergenti vanno lavorati con cura sui capelli perché funzionino al meglio, è inutile utilizzare mezzo litro di shampoo se poi non lo lavoriamo a dovere, eccedendo favoriamo solo il deterioramento precoce dei capelli. Non applicare lo shampoo puro sulle lunghezze, laviamo questa parte dei capelli lavorando lo shampoo in cute e "tirandolo" pian piano verso il basso.
  3. Risciacquare con cura, il risciacquo è la fase più importante del lavaggio perché è importante rimuovere tutti i residui di prodotti dai capelli, in quanto i residui andrebbero a seccare i capelli
  4. Utilizzare correttamente gli strumenti di styling, riduciamo al minimo le temperature degli strumenti di styling e usiamoli correttamente. Ricorriamo a piastra e ferro il meno possibile, se riusciamo ad eliminarli del tutto dalla nostra routine i capelli ringrazieranno sentitamente. Non utilizziamo il phon al massimo della velocità e attaccato ai capelli, perché il phon secca moltissimo, se non soffriamo di cervicale, nei mesi caldi lasciamo asciugare i capelli all'aria.
Focus:



Idratare i capelli con applicazioni topiche




Quando il danno da disidratazione è già presente, possiamo comunque parzialmente risolverlo grazie alle applicazioni topiche, nessun trattamento riporterà i capelli alla condizione ottimale di nascita, ma gli impacchi possono aiutare molto e soprattutto evitano il progredire del danno che, quando diviene molto grave, apre la strada a danni strutturali, che sono totalmente irrecuperabili.


  1. Leave-in è un trattamento protettivo che causa idratazione forzata, non richiede moltissimo tempo e può essere ripetuto anche due volte al giorno, idrata i capelli e nel contempo li protegge perché riduce l'effetto degli agenti esterni sui fusti. QUI l'articolo in cui ne parlo nel dettaglio.
  2. Impacchi post-shampoo di gel naturali, i gel naturali sono costituiti di liquidi, vitamine e mucillagini e hanno un forte potere idratante, si applicano a capelli puliti perché non ungono e quindi per rimuoverli basta un risciacquo e perché da pulito il capello è più recettivo al trattamento. Per l'impacco si utilizza una quantità abbastanza consistente di prodotto che va applicato dalle radici alle punte (in pratica bisogna bagnare i capelli fino ad averli quasi gocciolanti), quindi si tiene in posa dai 40 minuti all'ora e mezza tenendo l'impacco coperto con una busta, della pellicola o una cuffia impermeabile per evitare che il calore corporeo faccia evaporare i liquidi inficiando il risultato.
  3. Risciacquo acido, l'ultimissimo risciacquo dello shampoo (alla fine di tutti i trattamenti, quindi anche dopo gli impacchi) deve essere acidificato così da favorire la contrazione delle cuticole, questo rende i fusti più compatti e più protetti dall'ambiente esterno, riducendo la porosità dei capelli e quindi la perdita di acqua. Per approfondire puoi leggere l'articolo a riguardo QUI.

Focus:



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