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22 gennaio 2022

Proprietà del Rosmarino - Doni della Natura



In questo primo episodio analizziamo insieme tutte le proprietà di una pianta presente in tutte le nostre cucine e utilizzata spessissimo in moltissime delle ricette che consumiamo a tavola quotidianamente: il rosmarino.
La nomenclatura botanica è Rosmarinus Officinalis.
Il suo nome deriva, pare, dal colore delle infiorescenze, piccole e di un azzurro ceruleo, che ricorda il colore del mare. Il suo nome infatti significa "rugiada del mare".

Classificazione botanica e caratteristiche

Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Rosmarinus
Specie Rosmarinus officinalis

Tipologia Arbusto aromatico perenne sempreverde
Altezza dai 50 cm ai 3 metri
Foglie lanceolate, sessili, verde cupo nella pagina superiore, biancastre in quella inferiore, margini revoluti. Persistenti, coriacee.
Fiori ermafroditi, piccoli, azzurro-violacei, riuniti in grappoli ascellari, fioriscono da Marzo a Ottobre



Informazioni generali sulla pianta

Il rosmarino è un arbusto aromatico perenne, che in Italia cresce a livello spontaneo lungo tutte le coste fino a 1500 mt dal livello del mare.
Predilige terreni sassosi dal facile drenaggio e ambienti assolati.
Della pianta si utilizzano le cime fiorite, le foglie e i rametti non lignificati. L’ideale, trattandosi di una pianta perenne, è consumare la pianta fresca per sfruttarne anche le sue componenti volatili.
Ma in assenza della possibilità di reperirla fresca, se ne possono utilizzare anche le foglie essiccate.
Può essere consumato a uso interno come tisana o come spezia culinaria, oppure a uso topico sotto forma di infuso, decotto, macerato, distillato, oleolito, o olio essenziale diluito.
Il preparato può essere usato come risciacquo, aggiunto a un bagno per immergervi tutto il corpo, può essere frizionato sulla pelle o applicato come compressa (una pezzuola o una garza imbevuta di preparato da applicare sulla zona da trattare e da lasciare in posa per un certo lasso di tempo).
Vi ricordo che in casa non possiamo realizzare tutti i preparati: i distillati e gli oli essenziali infatti richiedono una strumentazione specifica, mentre le tisane, i macerati e gli oleoliti possono essere preparati anche in casa, prendendo ovviamente tutte le precauzioni igieniche necessarie a evitare contaminazioni nocive dei preparati.

Coltivazione

È possibile coltivare questa pianta in vaso senza possedere particolari competenze agronomiche.
È sufficiente porla all’aperto su un lato della casa soleggiato al riparo dal vento,  in un terreno sabbioso-torboso con buone capacità drenanti.
Va annaffiata poco e spesso, evitando i ristagni idrici, e proteggendola nelle giornate molto fredde quando comincia ad avere un certo numero di anni, perché risente delle temperature al di sotto dei 10°.
Ogni due o tre anni è opportuno rinvasarla per dare spazio alle radici.
Concimarla mensilmente con fertilizzante liquido aggiunto all'acqua di annaffiatura ne migliora le proprietà organolettiche, garantendone la salute. In inverno le concimazioni vanno diradate.
Ogni primavera (tra la fine di Marzo e l'inizio di Aprile) è bene rafforzarla con una potatura, recidendo i rami principali più lignificati così da favorire un aspetto compatto e la nascita di nuovi rametti verdi (la compattezza della pianta la rende più forte e resistente, riducendo la dispersione dei nutrienti in rami troppo lunghi e vecchi, quindi più soggetti agli attacchi dei parassiti).



Cenni storici

L’arbusto viene associato sin dall’antichità al concetto di fedeltà per la sua natura perenne, e in Grecia Antica era utilizzato per intrecciare ghirlande da porre sul capo delle spose, usanza che ha attraversato i secoli giungendo fino al Medioevo in cui si usava regalare rametti di rosmarino alle giovani coppie come buon augurio.
Le sue proprietà cosmetiche ed erboristiche, dunque, sono state esplorate piuttosto tardi rispetto ad altre piante, le cui capacità erano state osservate e studiate già in epoca antica.
Il primo riferimento cosmetico al rosmarino risale al 1200, quando la regina Isabella d’Ungheria, ormai settantenne e sofferente per l’artrite, frizionò sul corpo un unguento a base di rosmarino regalatole da un monaco, e questo trattamento migliorò notevolmente le sue condizioni di salute. L’unguento, chiamato da allora acqua della regina isabella, fu utilizzato per secoli dalle donne attempate di tutte le corti per ridurre i sintomi della vecchiaia che avanza e recuperare tonicità e vigore.

Proprietà erboristiche, medicinali e cosmetiche

Il rosmarino è un potente antisettico (ossia previene o aiuta l’organismo a combattere le infezioni), antiparassitario (favorisce l’eliminazione dei parassiti) e antibatterico (contribuisce alla distruzione dei batteri nocivi).
Ha proprietà antinfiammatorie e lenitive, antispasmodiche e antidolorifiche.
Infine, ma non per importanza, il rosmarino ha la capacità di tonificare l’apparato muscolare, rinvigorendo l’organismo in generale grazie alle sue proprietà antiossidanti e antimutagene (riduce quindi le degenerazioni genetiche che fisiologicamente si creano con l'invecchiamento al seguito delle prolungate replicazioni cellulari).
Le sue proprietà tonificanti e rinvigorenti influiscono anche sull’apparato nervoso, rendendolo una pianta estremamente efficace nel coadiuvare le terapie contro gli stati di astenia e depressione.
Per quanto riguarda la cosmesi, le sue proprietà antinfiammatorie e antisettiche favoriscono un miglioramento della condizione della pelle in caso di irritazione cutanea, pelle impura e grassa. Studi scientifici su soggetti affetti da alopecia, inoltre, hanno riscontrato notevoli miglioramenti (equiparabili a quelli riscontrati nei soggetti in cura con i farmaci) grazie alle applicazioni topiche di olio di rosmarino, con in più un continuativo rallentamento nella caduta dei capelli nei mesi successivi alla cura.
In questo articolo, non essendo io un medico e non volendo invitare in alcun modo nessuno a sperimentare terapie improvvisate senza la supervisione di un dottore, scenderemo nel dettaglio esclusivamente delle proprietà cosmetiche di questa pianta.

Rosmarino sulla pelle

I preparati ottenuti dal rosmarino hanno un  pH sufficientemente acido da permetterci di utilizzare infusi, decotti e distillati come tonici alla fine della pulizia del viso per mantenere una pelle pura, liscia e giovane grazie alle sue capacità antiossidanti, alla presenza di vitamina C e all’eucaliptolo, che ha proprietà astringenti.
Queste caratteristiche lo rendono un tonico ideale per le pelli impure, affette da inestetismi quali produzione sebacea eccessiva, brufoli, pori irritati, pelle asfittica o grassa.
Fare periodicamente un bagno in cui sia stato aggiunto dell’infuso o del decotto al rosmarino, o ancora dell'olio essenziale favorisce il rilassamento muscolare riducendo le contratture e migliorando nel contempo la tonicità dei tessuti grazie al fatto che questa pianta è in grado di stimolare la microcircolazione sanguigna, specie se usata nelle frizioni corporali o nei massaggi, per i quali si prediligono oleoliti e oli essenziali ricavati dalla pianta.
Piccola avvertenza: quando facciamo uso dell’olio essenziale di rosmarino, ricordiamoci che esso, essendo fortemente balsamico, necessita di essere utilizzato diluito. Possiamo diluirne poche gocce in olio, in acqua o in un preparato cremoso (sempre al momento, per evitare di destabilizzare la formulazione della crema).



Rosmarino sui capelli

Il rosmarino, come abbiamo detto, ha proprietà tonificanti. Ma perché?
Esso ha la capacità di tonificare l’organismo stimolando il microcircolo sanguigno e quindi permette al sangue di apportare più nutrienti ai punti periferici del corpo. Applicare un preparato al rosmarino in cute quindi favorisce l’afflusso di sangue ai follicoli, i quali, alimentati meglio, avranno poi più elementi nutritivi da utilizzare per la fabbricazione dei capelli, generando innanzitutto una stimolazione della crescita, che risulterà accelerata, e la produzione di capelli più forti e resistenti nel tempo, che si manterranno sani più a lungo.
Frizionare periodicamente la cute con un preparato a base di rosmarino, fare un impacco pre-shampoo con un oleolito di questa pianta o effettuare l’ultimo risciacquo dello shampoo con una tisana al rosmarino o con un suo distillato (o idrolato che dir si voglia), porta quindi notevoli benefici nel tempo, garantendoci una chioma che via via si presenterà chimicamente ed esteticamente migliore.
Il miglioramento dell’afflusso sanguigno ai follicoli aiuta anche ad ispessire il fusto (sempre nei limiti della nostra predisposizione genetica) permettendoci di avere capelli leggermente più doppi, e quindi meno soggetti agli stress meccanici.
Non sono riuscita a trovare spiegazioni prettamente chimiche che spieghino perché l’uso del rosmarino riduca sensibilmente il telogen effluvium, ma esistono diversi studi a riguardo effettuati su soggetti (uomini e donne) affetti da alopecia androgenetica, che hanno riscontrato come l’uso topico di questa pianta sortisca effetti molto simili a quelli delle terapie farmacologiche per rallentare e minimizzare questa problematica.
La spiegazione che posso fornirvi io, in base alle informazioni che ne ho ricavato, è che il rinvigorimento del tessuto cutaneo e il miglioramento della circolazione sanguigna permettano da un lato un migliore ancoraggio del fusto nell’alveo follicolare (se la cute è più turgida, infatti, il capello si sfilerà più difficilmente), e dall’altro vada a prolungare al massimo delle possibilità genetiche la fase anagen, ossia quella di crescita dei capelli, riducendo così la caduta di queli capelli che non sono ancora giunti alla fine della loro vita e quindi rallentando il distacco fisiologico che può venire anticipato da stati di stress prolungato, cattiva alimentazione, malattia o stati irritativi della cute.

Conclusioni

Prima di concludere questo excursus sul rosmarino, ci tengo a ricordarvi che naturale non è mai sinonimo di innocuo e che prima di utilizzare qualsiasi sostanza dovete accertarvi di non avere intolleranze alle componenti che la costituiscono. Un sistema molto pratico per assicurarvi di questo consiste nell’effettuare un patch test, che potete fare anche a casa. Ne parlo approfonditamente in un video di cui vi lascio il link QUI.


Fonti:
https://www.tricomedit.it/prodotti-per-capelli/rosmarino-la-caduta-dei-capelli.html
https://www.macrolibrarsi.it/speciali/i-benefici-terapeutici-del-rosmarino.php
https://www.elicriso.it/it/piante_aromatiche/rosmarino/
https://www.biooilitalia.it/rosmarino-officinalis-composizione-proprieta-e-utilizzo-per-la-pelle
https://antropocene.it/2017/05/20/rosmarinus-officinalis/

4 commenti:

  1. Ciao e grazie per questo focus. Uso il rosmarino e trovo evidenti vantaggi nell'uso di un cucchiaio di acetolito di rosmarino fatto con aceto di melagrana in mezzo litro d'acqua che rovescio sulla cute e lascio arrivare alle punte.
    Cosa ne pensi?

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    1. Un risciacquo acido molto ricco ed efficace a giudicare dagli ingredienti. Assicurati solo che l'aceto di melagrana non sia ittiotossico altrimenti tutta la cura che proviamo ad avere per la natura viene inficiata :)

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  2. Grazie mille Claudia, sei sempre bravissima. <3
    È vero che gli infusi al rosmarino possono scurire i capelli? Se sono castana posso ritrovarmi mora o non ci saranno grandi differenze?

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    1. Lo scurimento causato dal rosmarino è appena percettibile su chiome estremamente chiare. Quindi puoi procedere con tranquillità, col tuo colore non avrai il minimo cambiamento :)

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