Nell'articolo sui capelli secchi (che puoi recuperare QUI) abbiamo imparato a riconoscere e prenderci cura correttamente di questa tipologia di capello.
In questo articolo approfondiamo l'argomento collegandolo alla calendarizzazione della routine trifase, conosciuta anche col nome di cronogramma capillare.
In un articolo di qualche tempo fa abbiamo già compreso in linea generica quali sono le tre fasi della routine trifase e come calendarizzare al meglio i trattamenti (puoi recuperare l'articolo QUI) in base alle esigenze dei nostri capelli.
Innanzitutto chiariamo l'importanza di idratare con applicazioni topiche. Il capello per sua natura tende a disidratarsi, perché di fatto è materia morta, non riceve alimentazione dall'interno una volta emerso dalla pelle. Questo implica che il tempo, gli agenti esterni (sole, vento, freddo) causino una perdita di idratazione fisiologica.
A cosa serve idratare i capelli
Innanzitutto chiariamo l'importanza di idratare con applicazioni topiche. Il capello per sua natura tende a disidratarsi, perché di fatto è materia morta, non riceve alimentazione dall'interno una volta emerso dalla pelle. Questo implica che il tempo, gli agenti esterni (sole, vento, freddo) causino una perdita di idratazione fisiologica.
Oltre alla disidratazione naturale, ci sono altri fattori che contribuiscono alla perdita di liquidi dai fusti:
L'applicazione di sostanze idratanti in loco ha una doppia funzione, la prima è di tipo preventivo, serve in pratica a fornire un surplus di liquidi ai fusti così da andare a limitarne la perdita; la seconda reintegra i liquidi persi e riporta i capelli in una condizione di perfetta idratazione, soprattutto se non ricorriamo a trattamenti invasivi, ma la disidratazione è originata solo dai fattori naturali.
L'idratazione topica avviene mediante gli impacchi idratanti, utilizzando sostanze acquose. Agli impacchi idratanti può essere aggiunta una componente condizionante per favorire ulteriormente la districabilità del capello.
L'impacco idratante, non contenendo sostanze grasse, va effettuato post-shampoo, a capelli perfettamente puliti per massimizzarne l'effetto.
- Uso di prodotti troppo sgrassanti o aggressivi
- Styling con strumenti di calore
- Tinture sintetiche e decolorazioni
L'applicazione di sostanze idratanti in loco ha una doppia funzione, la prima è di tipo preventivo, serve in pratica a fornire un surplus di liquidi ai fusti così da andare a limitarne la perdita; la seconda reintegra i liquidi persi e riporta i capelli in una condizione di perfetta idratazione, soprattutto se non ricorriamo a trattamenti invasivi, ma la disidratazione è originata solo dai fattori naturali.
Gli impacchi idratanti
L'idratazione topica avviene mediante gli impacchi idratanti, utilizzando sostanze acquose. Agli impacchi idratanti può essere aggiunta una componente condizionante per favorire ulteriormente la districabilità del capello.
L'impacco idratante, non contenendo sostanze grasse, va effettuato post-shampoo, a capelli perfettamente puliti per massimizzarne l'effetto.
Come si fa l'impacco idratante
Un buon impacco idratante si effettua subito dopo il lavaggio dei capelli, può essere fatto a capelli umidi o a capelli asciutti, la scelta è personale e viene influenzata principalmente dalla consistenza dell'impacco.
Il preparato si applica uniformemente dalle radici alle punte, abbondando su queste ultime in quanto generalmente rappresentano la parte più vecchia e disidratata del fusto.
Per idratare correttamente i capelli è importantissimo lavorarli a ciocche singole così da non lasciare parti scoperte, esattamente come quando si effettua un impacco tintorio, altrimenti l'idratazione non sarà uniforme e il miglioramento della chioma sarà compromesso. Dopo aver lavorato le ciocche singolarmente, si fa una seconda copertura lavorando tutta la chioma in poche passate.
Ricoperta tutta la chioma con l'impacco, raccogliamola e fissiamola con un mollettone e quindi copriamo con una busta o della pellicola (per essere totalmente amici della natura, basta acquistare la pellicola di mais, biodegradabile ed ecologica) e lasciare in posa.
La posa ha tempi variabili a seconda delle esigenze dei capelli e del tipo di preparato che applichiamo, in genere l'arco di posa va dai 20 minuti alle 2 ore al massimo.
Personalmente ho notato che i miei capelli non gradiscono pose che superino l'ora e mezza, e che anzi riducendo i tempi a un'ora o soli 40 minuti la resa è molto più efficace.
Altre ragazze, invece, addirittura notano ottimi effetti con pose brevissime (15 minuti o meno) equiparando praticamente la posa di una maschera o un balsamo. Sperimentate diversi tempi di posa con la stessa ricetta così da capire quale sia il tempo più adatto ai vostri capelli.
Assolutamente non superate le due ore di posa, perché oltre questo limite l'impacco non solo non idraterà più, ma farà macerare la cute e oltretutto finirà col tirare nuovamente fuori dai fusti l'acqua che ha rilasciato, causando una maggiore secchezza.
Per idratare i capelli si può ricorrere a una serie di sostanze naturali:
Dobbiamo ricordare che, per avere una reale efficacia, i trattamenti devono avere una certa continuità, e la routine trifase serve appunto ad organizzare in modo più efficiente questa continuità calendarizzando a cadenze regolari i diversi trattamenti necessari ai capelli.
Indipendentemente dalla tipologia di capello che abbiamo (se non conosci la tua tipologia di capelli puoi recuperare l'articolo in cui ne parlo QUI) la fase dell'idratazione è sempre quella più frequente, e questo perché naturalmente i capelli tendono sempre a disidratarsi un po', e perché spesso li sottoponiamo a trattamenti e stress che vanno a peggiorare la situazione.
Nella tabella che segue possiamo vedere un esempio efficace di calendarizzazione dei trattamenti idratanti a seconda della tipologia e delle esigenze dei nostri capelli:
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Per idratare correttamente i capelli è importantissimo lavorarli a ciocche singole così da non lasciare parti scoperte, esattamente come quando si effettua un impacco tintorio, altrimenti l'idratazione non sarà uniforme e il miglioramento della chioma sarà compromesso. Dopo aver lavorato le ciocche singolarmente, si fa una seconda copertura lavorando tutta la chioma in poche passate.
Ricoperta tutta la chioma con l'impacco, raccogliamola e fissiamola con un mollettone e quindi copriamo con una busta o della pellicola (per essere totalmente amici della natura, basta acquistare la pellicola di mais, biodegradabile ed ecologica) e lasciare in posa.
La posa ha tempi variabili a seconda delle esigenze dei capelli e del tipo di preparato che applichiamo, in genere l'arco di posa va dai 20 minuti alle 2 ore al massimo.
Personalmente ho notato che i miei capelli non gradiscono pose che superino l'ora e mezza, e che anzi riducendo i tempi a un'ora o soli 40 minuti la resa è molto più efficace.
Altre ragazze, invece, addirittura notano ottimi effetti con pose brevissime (15 minuti o meno) equiparando praticamente la posa di una maschera o un balsamo. Sperimentate diversi tempi di posa con la stessa ricetta così da capire quale sia il tempo più adatto ai vostri capelli.
Assolutamente non superate le due ore di posa, perché oltre questo limite l'impacco non solo non idraterà più, ma farà macerare la cute e oltretutto finirà col tirare nuovamente fuori dai fusti l'acqua che ha rilasciato, causando una maggiore secchezza.
Quali sono le sostanze idratanti
Per idratare i capelli si può ricorrere a una serie di sostanze naturali:
- Gel naturali (di fieno greco, di semi di lino, di amido di mais o di riso, di katira) i gel naturali sono ricchi di mucillagini e sostanze che penetrano nel capello andando a ricostituire la giusta idratazione
- Farine idratate si tratta di farine che non hanno proprietà detergenti o sgrassanti, quindi farina di riso o d'avena, possono essere idratate a crudo, mescolandole a dell'acqua o a un gel e lasciandole riposare per circa mezz'ora, oppure le si può idratare cuocendole. Il secondo sistema è il più semplice per evitare impasti troppo fluidi in quanto, qualora eccedessimo con l'acqua, è sufficiente cuocere il preparato fino a ottenere la densità giusta.
- Idrolati e distillati vegetali, sono utili per un'idratazione leggera ma frequente in quanto vengono assorbiti molto rapidamente. In genere le acque vegetali sono utilissime per realizzare un leave-in leggero.
- Erbe con proprietà emollienti come l'amla, il sidr, il fieno greco che favoriscono l'ammorbidimento dei capelli, e se preparate con altre sostanze idratanti riescono a reidratare fortemente i fusti
Calendarizzare i trattamenti
Dobbiamo ricordare che, per avere una reale efficacia, i trattamenti devono avere una certa continuità, e la routine trifase serve appunto ad organizzare in modo più efficiente questa continuità calendarizzando a cadenze regolari i diversi trattamenti necessari ai capelli.
Indipendentemente dalla tipologia di capello che abbiamo (se non conosci la tua tipologia di capelli puoi recuperare l'articolo in cui ne parlo QUI) la fase dell'idratazione è sempre quella più frequente, e questo perché naturalmente i capelli tendono sempre a disidratarsi un po', e perché spesso li sottoponiamo a trattamenti e stress che vanno a peggiorare la situazione.
Nella tabella che segue possiamo vedere un esempio efficace di calendarizzazione dei trattamenti idratanti a seconda della tipologia e delle esigenze dei nostri capelli:
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